Seguici su

Attualità

TITOLI USA KO, TITOLI ITALIANI OK. PERCHÉ?

Pubblicato

il

 

 

Due aste, due storie diverse. L’asta sul cinquantennale italiano ha avuto, dal punto di vista della domanda, uno straordinario successo, con domanda pari a se volte l’offerta di tre miliardi del Tesoro, chiusa con un tasso di poco superiore al 2,8%.

L’altro ieri so è tenuta un’asta dei trentennali del Tesoro USA e non è andata altrettanto bene: il tasso è stato del 2,618% e l’offerta solo 2, 1 volte l’offerta.  Questo andamento ha avuto effetti negativi anche sul secondario, con un picco degli inreressi:

0

Possiamo dire che l’asta italiana è stata un successo mentre quella USA un fiasco? Dal punto di vista delle offerte, sicuramente si. Ad un tasso di interesse nominale molto simile, considerando il diverso premio temporale,  vengo a corrispondere volumi di domanda completamente diversi. Perchè il titolo italiano è più interessante?

  • il differenziale inflattivo è a favore dell’Europa, dove il rendimento reale del cinquantennale è pari allo 1,5%, mentre il rendimento reale del titolo USA è poco più dell’uno per cento. Lo 0,5% di differenziale di rendimento reale giustifica una domanda di tre volte superiore?
  • In un termine così prolungato temporalmente anche le prospettive di rivalutazione e svalutazione assumono un peso rilevante. A mio parere vi è un’attesa svalutativa molto più forte del dollaro rispetto all’euro e questo può essere il maggior motore della differenza di offerta. Ci si aspetta, almeno a medio periodo, una tendenza ad un minor valore del dollaro rispetto all’euro.
  • Chiaramente il rischio default è minimo in entrambe i casi, anzi assolutamente assente se consideriamo il default del debito USA in dollari. Questo elemento è in contrasto con l’andamento della domanda, perchè sicuramente esiste un rischio di conversione per il debito italiano. Considerato questo fattore le aspettative di svalutazione del dollaro da parte dei mercati sono piuttosto robuste.

Quindi l’insuccesso nella domanda del debito USA viene a dipendere soprattutto dalle aspettative di andamento relativo del dollaro rispetto all’euro, con un’attesa svalutazione del primo. Comunque appare curioso che, con una domanda pari a sei volte l’offerta, il tasso di interessi italiano risulti ancora così elevato. Evidentemente qualcosa nei meccanismi del collocamento dei debito italiano non funziona come dovrebbe.

 

 

 


Telegram
Grazie al nostro canale Telegram potete rimanere aggiornati sulla pubblicazione di nuovi articoli di Scenari Economici.

⇒ Iscrivetevi subito