Attualità
Tipologie di mutuo: come scegliere quello più adatto alle proprie esigenze
Il mutuo è un finanziamento a lungo termine, soggetto al pagamento di interessi da parte del debitore. Quando si stipula un contratto per il mutuo si ha la facoltà di scegliere il tipo di interesse da pagare: a tasso fisso o a tasso variabile. Si tratta di due opzioni comunque valide, la cui scelta dipende sostanzialmente dalla durata effettiva del periodo di ammortamento, dalla situazione economica del momento e dalle esigenze del singolo cliente.
I mutui a tasso fisso
Un mutuo a tasso fisso consente di stabilire alla stipula del contratto uno specifico tasso di interesse, che rimarrà uguale fino al termie del periodo di restituzione del debito. Le rate rimangono quindi identiche, con il passare degli anni. Questo indipendentemente agli avvenimenti che si possono verificare a livello economico. L’entità degli interessi per un mutuo a tasso fisso dipende dall’offerta commerciale della singola banca, ma anche dalla durata del periodo di ammortamento. Solitamente all’aumentare della durata di quest’ultimo aumenta leggermente anche il tasso di interesse. La scelta di un mutuo a tasso fisso è perfetta per chi preferisce avere già ben chiaro quanto spenderà ogni mese per il saldo della rata e per chi ha entrate costanti nel corso del tempo.
Mutui a tasso variabile
Contrariamente a quanto avviene con i mutui a tasso fisso quelli a tasso variabile vedono una modifica dell’ammontare delle rate. A seconda dell’andamento dell’indice Euribor le banche modificano il tasso di interesse offerto ai propri debitori. Questo indice cambia ogni giorno, la banca effettua delle modifiche nei tassi di interesse considerando l’indice Euribor medio del mese precedente, o dei 3 mesi precedenti. I cambiamenti nei tassi di interesse possono quindi essere sostanziali, a seconda di ciò che avviene per quanto riguarda l’inflazione e il costo del denaro. Considerando uno specifico giorno dell’anno, il tasso fisso oggi tende ad essere più elevato rispetto al tasso variabile. Quest’ultimo però non dà certezze su ciò che avverrà nel futuro. Chi quindi stipula un contratto di mutuo con un periodo di ammortamento molto breve può considerare il tasso variabile come particolarmente interessante. Un mutuo a tasso fisso può risultare particolarmente interessante anche nei periodi in cui sono previste diminuzioni del costo del denaro.
Cambiare il tasso di interesse
Ricordiamo che molte banche offrono ai propri clienti la possibilità di rinegoziare periodicamente il tasso di interesse del mutuo con esse stipulato. Solitamente questa opzione si può utilizzare ogni 5 anni e consiste nel rivalutare il tasso di interesse da pagare, sia per quanto riguarda la tipologia, quindi fisso o variabile, sia per la sua consistenza, quindi la percentuale di interessi applicata al prestito. È sempre interessante chiedere informazioni alla propria banca, in modo da capire se possa essere conveniente modificare il tipo di tasso di interesse da pagare. È però importante ricordare che in seguito si dovranno attendere degli anni prima di modificare nuovamente il tasso di interesse. Conviene quindi fare questa scelta solo a ragion veduta.
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