Conti pubblici
TG3 LINEANOTTE, “LA RECESSIONE E’ ALLE SPALLE”….SIETE SICURI DELLA CORRETTEZZA DELLE NOTIZIE VIDEODIFFUSE?…(sottotitolo: gli annunci della “Mediocrazia” alla Martha Graham)
Questo l’annuncio di ieri sera da parte di un giornalista del TG3:
“ci siamo lasciati la recessione alle spalle”
che fa seguito alle pubblicazioni dell’Istat rilanciato dall’ANSA:
Gli fa eco Radio24 questa mattina:
“siamo fuori dalla recessione!” l’ISTAT:la recessione è finita!”
CARI GIORNALAI, SIETE PROPRIO SICURI CHE LA VERITA’ SIA QUESTA? O DIETRO IL PERFETTO MIX DI COMUNICATI DELL’ISTAT SI NASCONDE ALTRO CHE, OVVIAMENTE, VA SAPUTO LEGGERE (POICHE’ IN EPOCA DI PENSIERO UNICO OGNI ENTE E’ COSTRETTO A NON URTARE LA SENSIBILITA’ DEL POTENTE DI TURNO)?
Secondo me vi è altro che, ovviamente, da mediocre e dilettante giornalaio di economia qual io sono, potrebbe non esser preciso (MI SPIACE PER VOI….LO E’!). E allora vediamolo nel dettaglio questo annuncio dell’Istat:
“La crescita del PIL è stata dello 0,1% nei confronti del primo trimestre del 2014.”
Intanto rispetto al 2014 siamo cresciuti solamente di un misero 0,1%!
Se poi andiamo a vedere i componenti della domanda aggregata ci ritroviamo:
1) consumi finali nazionali in lieve diminuzione (-0,1%)
2) investimenti fissi lordi che crescono dell’1,5%
3) importazioni aumentate (1,4%) ed esportazioni stazionarie.
A voi questi dati possono dire poco ma a noi, dilettanti dello splittamento dati, ci parlano chiaro SE scendiamo un attimino nel dettaglio, ovvero:
a – contrazione ulteriore dei consumi (-0,1%)
b – nessuna crescita della spesa della Pubblica amministrazione
c – crescita degli investimenti fissi lordi (+0,3%).
d – contributo negativo della domanda estera netta (-0,4%)
Quindi, come vediamo, la svalutazione non ha aiutato affatto a sostenere la crescita del pil del paese che, anzi, arretra. Qualcosa allora ha contribuito a far crescere il pil, cosa?
LE SCORTE !
Ed infatti, il testo dell’ISTAT dice:
“La variazione delle scorte ha fornito un apporto positivo di 0,5 punti percentuali.”
Renzi disarcionò Letta pensando che il PIL avrebbe preso a tirare nuovamente grazie alle informazioni che gli arrivavano da Assindustria il di in cui il pil riprese grazie all’accelerazione delle scorte (2014) ed invece ciò non fu altro che quello che accade oggi:
LE SCORTE PRIMA O POI VANNO REINTEGRATE E QUANDO LE SI REINTEGRA SI TENDE A SATURARE GLI IMPIANTI AL FINE DI OTTENERE IL PIU’ BASSO COSTO INDUSTRIALE POSSIBILE.
Da qui (analizzando la crescita del PIL lato offerta) la crescita dela TOTAL FACTOR PRODUCTIVITY, per la quale minimizzando il costo di fabbricazione si possono massimizzare, qualora tengano i ricavi, LI UTILI (ovvero la Produttività secondo i criteri dell’OCSE).
Ecco, oggi siamo nella stessa situazione con un solo elemento aggiuntivo che può dar un discreto contributo al Salsicciaio:
– GLI INVESTIMENTI FISSI LORDI DI MARCHIONNE !
E Renzi lo sa, ed è per questo che anziché da Squinzi, l’altro giorno è andato a festeggiare con Marchionne il sistema fabbrica Italia a Melfi.
Poche significative righe dell’ISTAT (il quale non può negare l’evidenza oggettiva dei dati che rileva) che ci spiegano la verità:
“gli investimenti hanno influenzato la crescita tramite l’incremento dei mezzi di trasporto”.
Miei cari signori, SOLO MARCHIONNE E LA SUA FCA STANNO FACENDO COLOSSALI INVESTIMENTI NEI NUOVI MODELLI (assieme al comparto di subfornitura che li assiste) ALLA CONQUISTA DEL MERCATO ESTERO (prevalentemente USA)!
Per tale motivo, sarebbe stato ben più opportuno dire, in luogo de “l’Italia è fuori dalla Recessione”:
“LA FIAT E’ FUORI DALLA RECESSIONE”
“Si sappia che le menti mediocri sono la regola, le buone l’eccezione, le eminenti rarissime e il genio un miracolo”
(Arthur Schopenhauer)
Maurizio Gustinicchi
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