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USA-Russia, la tensione è alle stelle: Trump sposta due sottomarini nucleari dopo le minacce di Medvedev

L’escalation verbale tra USA e Russia si trasforma in azione militare. In risposta alle “parole provocatorie” di Medvedev, Trump ha ordinato lo spostamento di due sottomarini nucleari. La diplomazia per l’Ucraina è a un punto critico.

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ìLo scontro verbale fra USA e Russia si è appena inasprito, assumendo toni molto più minacciosi e con risvolti militari preoccupanti.

Martedì, l’ex presidente russo Dmitry Medvedev ha reso nota la risposta del Cremlino all’annuncio fatto lunedì dal presidente Trump in Scozia, secondo cui avrebbe ridotto da 50 a 10 o 12 giorni il termine entro cui la Russia dovrà accettare un accordo di pace, citando la “delusione” per il fatto che Putin non abbia posto fine o almeno rallentato la guerra.

Medvedev ha avvertito: “La Russia non è Israele e nemmeno l’Iran” e quindi “Ogni nuovo ultimatum è una minaccia e un passo verso la guerra. Non tra la Russia e l’Ucraina, ma con il Paese stesso (di Trump)”.

Questo ha fatto seguito ai commenti di Medvedev secondo cui Trump avrebbe “schiacciato e umiliato” l’Europa con il suo accordo commerciale.

Giovedì, Trump ha detto a Medvedev di “stare attento a ciò che dice”

E ora, venerdì mattina, il presidente Trump è intervenuto sul suo account Truth Social e ha fatto passare dalle parole ai fatti, spostando due sottomarini nucleari in “regioni appropriate” sulla base delle dichiarazioni “altamente provocatorie” dell’ex presidente russo Dmitry Medvedev.

“Le parole sono molto importanti e spesso possono portare a conseguenze indesiderate, spero che questo non sia uno di quei casi”, ha detto Trump.

La posizione più recente di Trump sul conflitto in Ucraina, sulla base delle sue ultime dichiarazioni, è che la guerra “deve essere fermata, è una vergogna.Eppure sino ad ora Washington è stata timida nell’esercitare da un lato la propria influenza su Zelensky per fargli accettare la linea attuale del fronte per il cessate il fuoco e la non entrata nella NATO, dall’altro non ha ancora deciso di esercitare in modo completo la propria influenza economica sugli alleati di Mosca.

La palla passa a Medvedev, nella speranza che veramente moderi le parole, attività che non è tra quelle che gli riescono meglio, o che intervenga direttamente Putin a sbrogliare la questione.

Sempre su Truth, nel messaggio rpecedente, Trump aveva espresso il suo chiaro rammarico sull’andamento della guerra in Ucraina:

Il disinteresse presidenziale sulla questione ucraina è dissolto, anche se è ancora poco chiaro come si sbroglierà la politica di Trump sul campo diplomatico.


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