Attualità
Svezia: sconfitta la sinistra e, in generale, il centrismo. Non è un paese per moderati
Come scrivevamo ieri le elezioni in Svezia sono state letteralmente sul filo del rasoio, ma, anche se per una cifra minima, il blocco di sinistra ha perso le elezioni nei confronti di quello di destra, al momento solo un pugno di seggi, 176 il CDX 173 il CSX…
Sweden, national parliament election today:
With 6206/6578 districts counted, the right-of-centre opposition SD (ECR), M (EPP), KD (EPP) and L (RE) have 176 seats.
The parties S (S&D), V (LEFT), C (RE) and MP (G/EFA) that support Andersson as prime minister have 173 seats. pic.twitter.com/4jTDucUmY7
— Europe Elects (@EuropeElects) September 12, 2022
Quindi il governo senza maggioranza che ha governato sino a ieri il paese si prepara a lasciare il posto ad una compagine completamente diversa, al cui interno vi sono i Democratici Svedesi, un partito di destra identitaria contrario al flusso migratorio e che vuole cambiare profondamente l’atteggiamento culturale del paese. Il partito, a livello europeo, fa parte del blocco ECR di cui fa parte FdI in Italia, e in Svezia manca in partito del gruppo europeo ID, di cui fa parte la Lega.
Nello stesso tempo le elezioni indicano una radicalizzazione del paese e una sconfitta per i partiti moderati: in entrambe le parti i liberali (RE) e i democristiani o popolari perdono seggi. Al contrario i socialdemocratici, pur avendo perso la maggioranza, si sono rafforzati a scapito, ad esempio, del partito liberale di centrosinistra.
Sweden, national parliament election:
The centre-right Moderates (M-EPP) decrease slightly to 19% as 6150/6578 districts are counted. M also loses the second largest party position it has held since 1979.
However, it looks like the right-of-centre opposition wins a majority. pic.twitter.com/TfUhV3Nz5w
— Europe Elects (@EuropeElects) September 11, 2022
A destra il partito dei Moderati ha perso la seconda posizione nei confronti dei democratici svedesi.
La situazione economica e dell’ordine pubblico sicuramente hanno influenzato le scelte dell’elettorato: alla fine è difficile capire che cosa possano dire i moderati di fronte alla crisi incombente. In una situazione che abbraccia l’intera Europa l’elettorato cerca di trovare delle soluzioni alternative.
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