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Super Niño: dove dovrebbe fare più caldo e dove più freddo

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Il Centro di previsione climatica della NOAA prevede una probabilità del 75-85% di un “forte El Niño” tra novembre e gennaio. Questo fenomeno meteorologico ha portato a una maggiore attività invernale in alcune parti degli Stati Uniti e del mondo, con una diversa distribuzione di temperature e delle piogge. Il Niño è un fenomeno che si produce peridociamente con una distribuzione diversa delle temperature delle acque oceaniche.

Per gentile concessione di The Weather Channel, ecco i principali punti salienti del rapporto di CPC:

  • I meteorologi del Centro di previsione climatica della NOAA sono ancora a favore di un forte El Niño dalla fine dell’autunno all’inverno, o una probabilità del 75-85% da novembre a gennaio. Ciò significa che la media stagionale delle temperature della superficie del mare in una determinata regione dell’Oceano Pacifico equatoriale sarebbe pari o superiore alla soglia di 1,5 gradi Celsius (2,7 gradi Fahrenheit) più calda della media.
  • La NOAA afferma che esiste una probabilità dell’80% che El Niño duri fino alla primavera (marzo-maggio).
  • Ci sono 3 possibilità su 10 che questo evento possa riscaldarsi ulteriormente e diventare storicamente forte, o un cosiddetto super El Niño, il che significa che le temperature della superficie del mare supererebbero i 2 gradi Celsius (3,6 gradi Fahrenheit) più caldi della soglia media. Ci sono stati tre inverni super El Niño dal 1950: 2015-16, 1997-98 e 1982-83.
  • L’attuale forza di El Niño rispetto ai “super El Niño” che si sono formati nel corso dei decenni: molti di questi super El Niño hanno provocato grandi tempeste di neve nei Lower 48.
  • Il media locale KUNC a Greeley, Colorado, ha parlato con Stephen Yeager, uno scienziato del progetto Climate and Global Dynamics Laboratory del centro, che ha evidenziato i cambiamenti meteorologici negli Stati Uniti a causa di El Niño e cosa significa questo inverno:

Ecco una carta sulla distribuzione diversa delle piogge:

Gli USA tendono ad essere più umidi e freddi durante El Niño. Allo stesso mdo altre aree delll’Africa, mentre in Europa i cambiamenti del clima sono più contenuti, anche eprché il Mediterraneo media rispetto alle correnti oceaniche.

Il nuovo evento El Niño potrebbe diminuire o aumentare significativamente le nevicate invernali, a seconda di come si sviluppa il modello meteorologico.

L’evento di questo inverno dovrebbe essere paragonabile al grande El Niño del 1997 e 1998, uno dei più potenti della storia. Quell’evento causò all’epoca massicce inondazioni, siccità e altri disastri naturali. El Niño nel 1997-98 ha raggiunto il picco con una media trimestrale di +2,4 gradi Celsius sull’indice Niño 3.4.

Quindi il prossimo inverno potrebbe presentarsi un po’ diverso dalla  media, per questo fenomeno oceanico particolare, soprattutto negli USA. In Europa l’effetto p quello di essere più umido all’inizio dell’inverso e più secco e freddo verso la fine nel Nord Europa, mentre dovrebbe essere in generale più umido nell’area mediterranea.

Comunque il clima rimane non prevedibile.


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