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Stretta negli USA: altre 80 società cinesi rischiano il delisting da Wall Street
Più di 80 titoli cinesi quotati negli Stati Uniti, tra cui JD.com e Pinduoduo, sono stati inclusi in un nuovo elenco di pre-delisting, cioè di uscita forzata dalla borsa, con un totale di 105 titoli cinesi nell’elenco. Alcuni studiosi hanno affermato che se tutti i titoli cinesi presenti nel listino fossero costretti al delisting, il tasso di crescita delle riserve valutarie cinesi ne risentirebbe notevolmente. La capacità del mercato di Hong Kong di raccogliere fondi dopo la legge sulla sicurezza nazionale, che ne ha limitato la libertà, non è pari a prima, e sarà difficile sostituire il delisting delle azioni di titoli tecnologici cinesi negli Stati Uniti con altri fondi.
Il segretario di Stato americano Blinken aveva inizialmente pianificato di tenere un discorso giovedì (5 maggio), ora degli Stati Uniti, per annunciare il nuovo piano del governo degli Stati Uniti per trattare con la Cina, ma il discorso di Blinken è stato ritardato a causa della diagnosi di coronavirus. Tuttavia, gli Stati Uniti hanno continuato a prendere provvedimenti contro la Cina. La lista di delisting esisterva già, ma conteneva solo 45 società, ma ora sono 125. Avranno tempo sino al 25 maggio per presentare controdeduzioni.
Secondo il “Foreign Company Accountability Act” (HFCAA) approvato dal Congresso degli Stati Uniti nel dicembre 2020, le società quotate negli Stati Uniti sono tenute ad aprire le informazioni contabili della società alle agenzie statunitensi competenti per la revisione. Se le società nell’elenco, rifiutano i requisiti di audit per tre anni consecutivi correranno il rischio di essere cancellati dalla quotazione, e questo vale anche per le società di nuova quotazione.
A questo proposito, il portavoce del ministero degli Esteri cinese Zhao Lijian ha affermato che le autorità di regolamentazione dei titoli cinesi hanno comunicato con i dipartimenti statunitensi competenti. Per la Cina il delisting non è ovvio e dipenderà dai risultati dei colloqui USA Cina.
Questi fatti mostrano un maggior interesse degli USA sul controllo dei capitali che dagli USA vanno in Cina e della penetrazione di Pechino nei mercati finanziari Nord Americani. Un modo anche per fare pressione su Pechino in un momento di tensione con la Russia, in cui la posizione della Cina può essere molto importante.
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