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Storace: ma che cosa ci sta ancora a fare Speranza al ministero?

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Il ministro Speranza deve andarsene, non si rende conto del casino che ha fatto? Se lo chiede l’ex ministro della sanità Storace, che nel 2006 firmò il piano pandemico rimasto poi unico all’interno de ministero, e che si fa la stessa domanda che si fanno molti miioni di italiani.

. Il quarantaduenne lucano, esponente della sinistra e segretario di Articolo Uno, Roberto Speranza rischia di lasciare il ruolo che ricopre dalla fine dell’estate del 2019. Un ruolo che mai avrebbe potuto immaginare, nel giorno della sua accettazione o magari durante il suo giuramento, che si sarebbe rivelato così strategico nei giorni di un’emergenza epidemiologica. Un’ epidemia che Speranza ha sempre interpretato in maniera “rigorista”, rappresentando quell’ala del Governo (precedente e attuale) più propensa alle chiusure. Una politica che ha portato molto poco dal punto di vista del contenimento dei morti, dato che l’Italia ha pagato carissima l’epidemia dal punto di lista delle vite umane. 

Che ci fa ancora Speranza al suo posto. Si sa che ha delle altissime coperture, di cui Storace non vuole parlare, ma che sono già uscite sui giornali, ad esempio su Affaritaliani, dove, da un’intervista a Borghi, si dice chiaro e tondo che l’attuale ministro è li solo per la copertura che ha avuto dal Presidente Mattarella. Probabilmente si voleva, con la sua conferma , dare una sponda all’avvicinamento fra Bersaniani (art19 e PD, ma a quale prezzo per il paese? Ed anche, ci permettiamo noi di dirlo, a quale prezzo per le stesse istituzioni democratiche, soprattutto quando il nome del ministro inizia ad essere chiamato in ballo per le indagini della procura di Bergamo.

Insomma, che ci fa ancora Speranza al ministero della Salute ?

Buon ascolto

 


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