Seguici su

Economia

Stellantis nega la fusione con Renault. Quindi ci stanno lavorando

John Elkann nega che si stia discutendo una fusione fra Renault e Stellantis. Quindi, probabilmente, è proprio in discussione, ma fondere due case mediocri non ne farà una forte

Pubblicato

il

Il presidente di Stellantis, John Elkann, avrebbe negato che la casa automobilistica stia pianificando una fusione con Renault, rispondendo alle speculazioni della stampa.

Secondo Reuters, Elkann ha detto che la sua azienda è concentrata sull’esecuzione del suo piano commerciale a lungo termine.
“Non c’è alcun piano in fase di studio per quanto riguarda le operazioni di fusione con altri produttori”, ha detto.

Dopo aver abbandonato il mercato russo, all’epoca il suo secondo più grande dopo la Francia, e aver ridotto la portata della sua cooperazione globale con Nissan, Renault è stata vista come un potenziale obiettivo di M&A e le speculazioni si sono intensificate dopo che il rallentamento del mercato dei veicoli elettrici l’ha costretta, la settimana scorsa, a cancellare i piani di IPO per la sua unità EV e software Ampere, secondo il rapporto.

La Reuters ha riportato che il quotidiano italiano Il Messaggero aveva detto domenica che il Governo francese, il maggiore azionista di Renault e anche un azionista di Stellantis, stava studiando i piani per una fusione tra i due gruppi.

La realtà dei fatti chiede fusioni e licenziamenti (soprattutto ai piani alti)

La fusione sarebbe un tentativo di mettere assieme le debolezze dei due gruppi per creare qualche forza. renault è concentrata in pochi mercati, dove però Luca De Meo, il CEO , è riuscito ad agire strategicamente meglio rispetto a Stellantis, presente ovunque, ma con situazione drammatiche negli USA e in Europa e un calo del 48% degli utili.  Stellantis vuole sostituire il proprio CEO Tavalrez, abilissimo nel tagliare e limare, non altrettanto nel crescere, e a furia di tagliare si chiude.

Ora Renautl e Stellantsi sarebbero un’ottima fusione, per la Francia: ridurrebbero il peso della famiglia Elkann, ma senza ridurre eccessivamente la partecipazione dello stato francese, che ha quote in entrambe le società, il 15% in Renault e il 6,2% in Stellantis. In caso di fusione sarebbe leggermente diluita la quota degli Elkann, mentre comunque lo stato francese resterebbe rilevante per le decisioni aziendali e si razionalizzerebbero le partecipazioni di Parigi.

Tra l’altro l’occasione permetterebbe allo stato francese di fare un po’ di cassa, utile a fronte di un bilancio molto complesso da chiudere. E gli Elkann sono sempre stati più sensibili al denaro che alle strategie industriali.

Quindi l’opzione è probabilmente allo studio, proprio perché negata dalle parti. Comunque fondere due case malate non ne fa una sana. Per quello sarebbe necessario investire seriamente, fare ricerca, disegnare belle auto e sperare che i clienti abbiano i soldi per comprare le costosoe auto ibride attuali.

 

 


Telegram
Grazie al nostro canale Telegram potete rimanere aggiornati sulla pubblicazione di nuovi articoli di Scenari Economici.

⇒ Iscrivetevi subito


E tu cosa ne pensi?

You must be logged in to post a comment Login

Lascia un commento