Attualità
Stato di emergenza negli USA. East Coast senza carburante
Il governo degli Stati Uniti ha dichiarato lo stato di emergenza domenica in tarda serata, revocando i limiti al trasporto di combustibili su strada nel tentativo di mantenere aperte le linee di approvvigionamento di carburanti per i timori di carenza degli stessi a seguito della mancata della Colonial Pipeline.
“Questa Dichiarazione affronta le condizioni di emergenza che creano la necessità di trasporto immediato di benzina, diesel, carburante per aerei e altri prodotti petroliferi raffinati e fornisce il necessario sollievo”, ha affermato il Dipartimento dei trasporti. Jen Psaki, responsabile della stampa della Casa Bianca, ha aggiunto che “mentre l’amministrazione lavora per mitigare potenziali interruzioni dell’approvvigionamento a seguito dell’incidente del Colonial Pipeline, @USDOT si sta attivando oggi per consentire flessibilità ai camionisti in 17 stati”.
As the Administration works to mitigate potential disruptions to supply as a result of the Colonial Pipeline incident, @USDOT is taking action today to allow flexibility for truckers in 17 states. https://t.co/mILRtlhjkP
— Karine Jean-Pierre (@PressSec) May 9, 2021
La decisione ha revocato i limiti al trasporto di carburanti su strada per alleviare le ricadute della continua chiusura dell’oleodotto Colonial, che trasporta quasi la metà del carburante consumato sulla costa orientale degli Stati Uniti, a seguito di un attacco informatico ransomware venerdì.
La decisione arriva mentre il governo si affretta ad affrontare le ricadute della chiusura di Colonial, il più grande condotto di trasporto per prodotti raffinati negli Stati Uniti, che trasporta 2,5 milioni di barili di carburante al giorno dalle raffinerie sulla costa del Golfo a mercati come Atlanta, Washington e New York .
Se il gasdotto non verrà riaperto rapidamente, l’impatto sui prezzi potrebbe diventare più grave nei prossimi giorni, ha affermato Patrick De Haan, responsabile dell’analisi del petrolio presso il fornitore di dati GasBuddy. “Ci stiamo rendendo conto che la gravità è forse peggiore di quanto ci aspettassimo”, ha detto De Haan. “C’è ancora un po ‘di respiro, stiamo iniziando a scarseggiare. Ma lunedì, martedì se non ci sono notizie, sai che abbiamo a che fare con qualcosa di abbastanza significativo “.
Praticamente i rischi sono quelli di una piccola crisi petrolifera su tutta la costa est degli Stati Uniti, con fenomeni stagflazionistici, ed un aumento dei prezzi del carburante previsto attorno al 4%. Evidentemente l’attacco informatico alle strutture della Colonial pipeline erano molto più gravi di quanto si pensasse inizialmente. Questo fenomeno mette in luce l’estrema fragilità delle Infrastrutture logistiche statunitensi, alla mercé di gruppi organizzati di hacker che, in questo caso, sono riusciti ad interrompere una rete essenziale per il sistema industriale americano.
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