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Starship torna sulla Terra, e tutto va (quasi) bene

Starship, la parte superiore del vettore superpesante lanciato lo scorso 15 ottobre, è riuscita ad atterrare su una piattaforma nell’Oceano Indiano, per poi esplodere, ma non era previsto che fosse riutilizzabile

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SpaceX ci ha fornito nuove immagini dell’epico quinto volo di prova del suo megarazzo Starship.

L’azienda ha fatto la storia in quella missione del 13 ottobre, catturando il booster del primo stadio Super Heavy di Starship con i bracci “a bacchetta” della torre di lancio circa sette minuti dopo il decollo.

Anche lo stadio superiore di Starship, alto 50 metri, noto come Starship o semplicemente Ship, è riuscito a rientrare sulla Terra. È sceso per un atterraggio preciso a metà strada dal sito di lancio nel Texas meridionale, come mostra un video appena pubblicato da SpaceX.

The upper stage of SpaceX’s fifth Starship vehicle comes down for a splashdown in the Indian Ocean on Oct. 13, 2024. (Image credit: SpaceX via X)

“Manovra di ribaltamento e atterraggio della Starship durante il suo quinto test di volo. I miglioramenti apportati al veicolo hanno garantito che i flap fossero protetti dall’elevato riscaldamento, con il risultato di un ingresso controllato e di un atterraggio di alta precisione nell’area prevista nell’Oceano Indiano”, ha scritto SpaceX in un post di venerdì (18 ottobre) su X che ha condiviso il video di 21 secondi.

Il video è stato ripreso dalla superficie dell’oceano, da una boa o da un altro oggetto galleggiante, come ha osservato il fondatore e CEO di SpaceX Elon Musk in una risposta scherzosa al post dell’azienda.

Nel futuro di Ship potrebbero non esserci molti altri ammaraggi nell’oceano. SpaceX prevede di riportare l’upper stage e il Super Heavy per gli atterraggi in torre di lancio in futuro – qualcosa che sembra abbastanza realizzabile viste le prestazioni del volo 5, secondo Musk.

“L’astronave ha ottenuto un atterraggio preciso e morbido nell’oceano, aprendo la strada al ritorno al sito di lancio e venendo catturata dai bracci della torre, come il booster”. Quindi Starship 30 è esplosa in una palla di fuoco, ma non era intesa per essere riutilizzata.

La riutilizzabilità completa e rapida migliora il costo di accesso all’orbita e oltre del >10.000%. È la svolta tecnologica fondamentale necessaria per rendere la vita multiplanetaria e per farci diventare una vera civiltà spaziale”, ha scritto l’imprenditore miliardario in un altro post di venerdì X.

 

 

 


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