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Stabilito un nuovo record di rendimento per le celle solari organiche

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Con un risultato epocale che rivoluziona il campo delle celle solari organiche, i ricercatori della Friedrich-Alexander-Universität Erlangen-Nürnberg (FAU) in Germania hanno infranto il precedente record di efficienza per le celle solari organiche , raggiungendo un notevole tasso di conversione del 14,46% per questi innovativi dispositivi fotovoltaici. Questa scoperta rivoluzionaria, pubblicata sulla prestigiosa rivista Nature Energy, segna un passo fondamentale verso l’adozione diffusa delle celle solari organiche, aprendo la strada a un futuro di soluzioni solari flessibili, accessibili e perfettamente integrate.

Le celle solari organiche, a differenza delle loro controparti in silicio, sfruttano l’energia della luce solare utilizzando materiali organici, principalmente polimeri. Questi materiali offrono diversi vantaggi intrinseci, tra cui la flessibilità, la trasparenza e la riduzione dei costi dei materiali. Tuttavia, la loro efficienza è sempre stata inferiore a quella delle celle solari al silicio, molto inferiore

Per ottenere questa notevole efficienza, il team della FAU ha impiegato una combinazione di materiali all’avanguardia e tecniche di produzione innovative. Hanno utilizzato un nuovo polimero che presenta capacità superiori di assorbimento della luce, massimizzando la conversione della luce solare in elettricità. Parallelamente, hanno sviluppato un sofisticato processo di produzione assistito da laser che riduce al minimo lo spazio sprecato all’interno della struttura della cella solare, migliorando l’efficienza complessiva.

Cosa significa il nuovo record

Il raggiungimento di questo traguardo del 14,46% di efficienza rappresenta un significativo balzo in avanti per la tecnologia delle celle solari organiche. Porta queste meraviglie per l’accumulo di energia ad avvicinarsi alla parità con le celle solari al silicio, l’attuale standard del settore. Ricordiamo che la resa massima teorica delle celle solari al silicio cristallino è del 28%-29% e in pratica del 26%.

Quindi la resa delle celle organiche rimane ancora non confrontabile con quella delle celle al silicio, ma le caratteristiche fisiche delle celle organiche sono molto superiori, e così quelle economiche.  La loro flessibilità le rende adatte ad adattarsi a varie superfici, comprese le strutture curve o di forma irregolare. La loro trasparenza permette di integrarsi perfettamente nelle finestre e in altri materiali trasparenti, generando elettricità e mantenendo la visibilità. Inoltre, il costo relativamente basso delle celle solari organiche rispetto alle controparti in silicio le rende interessanti per una più ampia gamma di applicazioni.


Alimentare il futuro con le celle solari organiche

Questa nuova efficienza apre la strada a una pletora di applicazioni pratiche per le celle solari organiche. Esse hanno un potenziale immenso per l’alimentazione di dispositivi indossabili e smartphone, eliminando la necessità di batterie ingombranti e prolungando la durata dei dispositivi. Inoltre, la loro capacità di generare elettricità dalle finestre e da altre superfici trasparenti apre la possibilità di sfruttare l’energia rinnovabile da edifici e strutture.

Quindi il futuro dell’energia può essere molto diverso con l’utilizzo delle celle organiche, che permetterebbero degli usi sinora inaffrontabili, anche se con una resa per ora inferiore.

 


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