Conti pubblici
SPECIALE DEBITO PUBBLICO ITALIANO: FLORIDUZ E IL PERONE
Ieri mi sono imbattuto in un bello scambio di tweet tra l’amico Floriduz e il Sig. Paolo Perone, personaggio a me sconosciuto ma, devo ammettere ,tanto simpatico!
Bene, il tweet è il seguente:
SIAMO ANCORA ALL’ABBIAMO VISSUTO PER 30 ANNI SOPRA LE NOSTRE POSSIBILITA’? Che poi significa…(…segue…):
…d 1970 in poi la crescita della spesa ha superato quella delle entrate. L’Italia ha allineato il welfare a quello europeo senza che vi fosse però un adeguato livello di entrate a sostenerlo e, quindi, venne fatto a deficit. Negli anni ‘70 gli scatti triennali sono dipesi dai rinnovi dei contratti di lavoro dei dipendenti statali che eran sempre più numerosi.
Per tutti gli anni Settanta il disavanzo primario dell’Italia cresce e ad esso si aggiunge una cosa sconosciuta in precedenza: il servizio del debito!
A dire il vero, ancora il sservizio rimane limitato a causa dell’alta inflazione che rende i tassi reali negativi, es.:
Debito anno x es. = 100
Oneri sul debito = 7%
Inflazione = 10%
Debito anno x+1 = 100 * 1,07 / 1,1 =107/1,1 =97,27
Come si vede, l’interesse nominale è alto ma l’interesse reale è negativo e il ddebito si riduce.
Inoltre, esisteva una cosa che oggi nessuno considera: il FISCAL DRAG (l’aumento della pressione fiscale originato dall’espansione inflazionistica dei redditi in presenza di aliquote fiscali crescenti al crescere del reddito nominale)
Grazie a tale elemento, le entrate aumentavano e ciò aveva un effetto importante sul contenimento del debito pubblico.
Il debito comunque si forma e cresce a causa del disavanzo primario che in media negli anni ‘70 è addirittura del 9% sul PIL. A fine decennio il rapporto debito/PIL è al 60%, un livello in linea con il resto d’Europa, addirittura oggi sarebbe invidiabile in tutta l’Eurozona!
La scusa di voler attivare un processo disinflazionistico comporta l’ingresso nello SME e, assieme alla separazione dei destini tra Tesoro e Bankitalia, dererminano lo spostamenro dell’asse della crescita del debito pubblico:
– dal disavanzo primario;
– all’onere del servizio al debito.
L’onere sale prima a causa del disinflazionamento, poi per via dell’eliminazione dal mercato del più grande acquirente di TDS: Bankitalia!
In pratica, il disavanzo continua ad esistere per ancora un decennio ma a condizioni via via più basse, mentre parallelamente con la riduzione del deficit schizza verso l’alto il costo per il servizio del debito.
Come già indicato in un post precedente, quello dedicato a Berlinguer, i tedeschi consideravano il nostro un SISTEMA FISCALE IMPERFETTO perché pagavamo dieci punti di tasse in meno rispetto ai tedeschi ed allora le entrate sono salite allineandosi ai nostri SIGNORI E PADRONI CRUCCHI.
Quindi, come vediamo, il grosso dei problemi nasce essenzialmente dagli oneri di servizio al debito pubblico. Da anni, oramai, lo stato incassa molto di più di quanto spende per i servizi che eroga.
Di tal guisa, non possiamo sostenere di aver vissuto per troppo tempo al di sopra delle nostre possibilità MA, anzi, piuttosto che da tempo ci priviamo di molte cose che lo stato potrebbe invece garantirci come redistribuzione dei redditi.
Ed ecco la risposta che il buon Floriduz, che tutte queste cose le sa, ha dato al Perone:
Carissimo Floriduz, stai attento, il PERONE è pericoloso per i calciatori, lasciatelo dire da un ex che la rottura del Perone l”ha scampata un sacco di volte!
Maurizio Gustinicchi
Economia5Stelle
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