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Spazio e Logistica: la Cina completa il primo lancio di emergenza. Esecuzione “da manuale” (con scorte di carne per l’equipaggio)

Cina, lancio spaziale d’emergenza in 20 giorni: esecuzione perfetta. La Shenzhou-22 salva la missione (e porta le bistecche)

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Mentre l’Occidente discute, Pechino applica la dottrina industriale allo spazio. Lanciata la Shenzhou-22 in tempi record per mettere in sicurezza la stazione Tiangong dopo un impatto con detriti.

Nel settore aerospaziale, come in economia, l’imprevisto è l’unica certezza. La differenza tra il successo e il disastro sta nella capacità di reazione del sistema industriale. La Cina ha appena fornito quella che la China Manned Space Agency (CMSA) ha definito, senza false modestie, un’esecuzione “da manuale”.

La navicella Shenzhou-22, partita dal centro di Jiuquan, ha effettuato l’attracco con la stazione spaziale Tiangong martedì scorso, in meno di quattro ore dal decollo. Si tratta del primo lancio di emergenza nella storia del programma spaziale cinese. Niente equipaggio a bordo, ma un carico vitale per la sopravvivenza operativa della stazione.

L’incidente e la risposta industriale

Il casus belli è stato un detrito spaziale — la vera “peste” dell’orbita bassa — che ha colpito la navicella Shenzhou-20, incrinandone un finestrino. Sebbene l’equipaggio fosse già rientrato con la Shenzhou-21 (in una complessa rotazione), la navetta danneggiata è rimasta lassù. Il problema? Non è più sicura per trasportare esseri umani.

Qui si vede la potenza della pianificazione statale cinese. Attivando il protocollo di emergenza il 5 novembre, in soli 20 giorni l’intera macchina logistica ha preparato e lanciato il veicolo di soccorso. Normalmente ci vogliono mesi. Hanno compresso le fasi tecniche da 30 a 16 giorni, dimostrando una flessibilità operativa che molti programmi occidentali, impantanati in lungaggini burocratiche, possono solo sognare.

Ecco la sintesi dell’operazione:

DettaglioDescrizione
VeicoloShenzhou-22 (Senza equipaggio umano)
MissioneSostituire la navetta di rientro e portare rifornimenti
Tempo di reazione20 giorni dall’attivazione del protocollo al docking
Strategia“Launch-one, standby-one” (Uno si lancia, uno resta pronto in rampa)

La questione delle “Bistecche”: morale e logistica

Veniamo al punto che potrebbe sembrare curioso: il carico. I media cinesi hanno sottolineato la presenza di bistecche, ali di pollo e verdure fresche.

Non si tratta di un capriccio gastronomico. La Shenzhou-22, pur essendo vuota di astronauti, è stata riempita di rifornimenti.

Perché la carne?

  1. Tecnologia alimentare: Si tratta ovviamente di cibo processato per lo spazio (disidratato o trattato termicamente in buste sottovuoto), non di carne da grigliare in assenza di gravità.

  2. Psicologia dell’equipaggio: La rotazione degli equipaggi è stata lunga e stressante a causa dell’incidente. Il cibo “fresco” o di alta qualità (come la carne, appunto) è il primo strumento per mantenere alto il morale in ambienti confinati e ostili. Zhang Jianli, del centro di addestramento astronauti, ha confermato che le scorte di prodotti freschi si erano esaurite prima del previsto. Pechino non lascia i suoi uomini a dieta.

Piattaforma di lancio Shenzhen 22

Il destino della navetta “bucata”

La Shenzhou-20 danneggiata non è stata rottamata. Gli ingegneri della CASC (il colosso aerospaziale di stato) hanno deciso di utilizzarla come cargo per il rientro. Non è sicura per la vita umana (rischio depressurizzazione), ma può riportare a terra esperimenti scientifici e materiali. Una scelta pragmatica: si massimizza l’investimento fino all’ultimo bullone.

Sovranità e standardizzazione

Questa missione evidenzia la validità della strategia cinese del “backup rotante”: tenere sempre un razzo e una capsula pronti a terra costa, è una spesa “keynesiana” di mantenimento della capacità produttiva, ma garantisce la sicurezza nazionale in orbita.

Resta aperto il tema sollevato dagli esperti cinesi: la necessità di standardizzare le porte di attracco a livello internazionale. In caso di emergenza grave, una navetta cinese dovrebbe poter attraccare alla ISS e viceversa. Per ora è fantascienza politica, ma tecnicamente sarebbe l’unica via sensata.


Domande e risposte

Perché si parla di lancio “da manuale”?

L’espressione indica un’operazione eseguita alla perfezione, senza il minimo errore procedurale. Nel contesto specifico, si riferisce alla capacità della Cina di passare dall’emergenza (incidente in orbita) alla soluzione (lancio di una nuova navicella) in tempi brevissimi (20 giorni), seguendo protocolli di sicurezza rigorosi che diventeranno il modello di riferimento per il futuro.

Cosa si intende con “bistecche” nello spazio?

Si riferisce a razioni alimentari spaziali a base di carne (manzo e pollo), appositamente trattate e confezionate per essere consumate in microgravità. Non sono bistecche “al sangue”, ma alimenti ad alto valore proteico e psicologico inviati per reintegrare le scorte fresche dell’equipaggio, esaurite a causa del prolungarsi della missione.

Cos’è la strategia del “Launch-one, standby-one”?

È una dottrina di sicurezza costosa ma efficace: per ogni missione umana in orbita, la Cina mantiene a terra un secondo razzo e una seconda navicella già assemblati e pronti al lancio in tempi brevi (standby). Questo funge da “assicurazione” fisica per recuperare gli astronauti in caso la loro navicella originale subisca danni, come accaduto in questo caso.

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