Attualità
Spagna: bollette elettriche alle stelle per “Salvare” la rete Verde. Consumatori pagano il prezzo del blackout
Spagna, stangata sulle bollette elettriche (+€5-8/mese) per evitare blackout dopo il caos di aprile. Il costo di una transizione verde “mal calibrata” che si affida ancora al gas.

La transizione verso un sistema energetico più verde e sostenibile è un obiettivo nobile, ma in Spagna sta mostrando il suo lato più costoso, e a pagarne il prezzo sono, come sempre, i consumatori.
L’ultimo aumento delle bollette elettriche, legato alle misure adottate da Red Eléctrica per evitare blackout, sta colpendo duramente sia i clienti vincolati che quelli con tariffe indicizzate al mercato. Secondo le stime, le famiglie spagnole vedranno un incremento medio di 5-8 euro al mese, con previsioni di ulteriori rincari in estate, quando la domanda di energia crescerà. Un salasso che pesa soprattutto sulle tasche dei consumatori più vulnerabili, in un contesto già segnato da un’inflazione galoppante e dall’aumento dei costi del gas.
Dal 28 aprile, giorno del blackout che ha messo in ginocchio il Paese, Red Eléctrica, sotto la guida della presidente Beatriz Corredor, ha deciso di correre ai ripari potenziando l’uso del ciclo combinato, un sistema che brucia gas e vapore per garantire stabilità alla rete elettrica. Una scelta pragmatica, certo, ma che ha un costo: a maggio, i servizi di adeguamento – quei meccanismi che assicurano il funzionamento del sistema senza intoppi – sono schizzati a 26,6 MWh, un aumento del 44,5% rispetto ad aprile. Questo costo, inevitabilmente, viene scaricato sulle bollette come parte degli oneri di sistema, senza che i consumatori possano fare nulla per evitarlo.
E qui entra in gioco il paradosso delle energie rinnovabili. Se da un lato si celebrano gli obiettivi ambiziosi di decarbonizzazione, dall’altro la dipendenza da fonti fossili come il gas per stabilizzare la rete rivela una verità scomoda: le tecnologie verdi, per quanto avanzate, non sono ancora pronte a garantire continuità senza un supporto “tradizionale” che, guarda caso, è tutt’altro che economico.
La Vicepresidente e Ministra per la Transizione Ecologica, Sara Aagesen, ha paragonato il potenziamento della rete a un “antibiotico ad ampio spettro”, ma questo medicinale sembra avere effetti collaterali piuttosto salati. La “doppia rete” e le flotte diversificate promesse dal governo non sembrano, per ora, alleviare il peso economico per i cittadini.
A peggiorare la situazione, c’è il sospetto che il governo abbia cercato di distogliere l’attenzione dalle responsabilità di Red Eléctrica, suggerendo alle compagnie energetiche di inscenare un “mega-evento” per coprire il fiasco del blackout. Una mossa che, se confermata, getterebbe un’ombra ancora più cupa sulla gestione della crisi. Le compagnie, per fortuna, hanno rifiutato di partecipare a questa messinscena, ma il danno d’immagine per Red Eléctrica rimane.
Nel frattempo, le piccole imprese elettriche, già in difficoltà, rischiano di affondare sotto il peso di questi costi crescenti, mentre i grandi operatori potrebbero scegliere di assorbire parte degli aumenti per tutelare il proprio marchio. Tra l’altro questo accade in un paese in cui l’energia è praticamente sovvenzionata, al contrario di quanto accade in Itali, dove i costi per le aziende sono molto più alti, per cui le aziende o hanno già chiuso o i sono adattate. Questo gioco di equilibrismo non cambia la realtà: i consumatori, soprattutto quelli meno abbienti, sono i veri perdenti di questa transizione ecologica mal calibrata. L’aumento del costo del gas, necessario per evitare blackout, sta mettendo a rischio anche decine di aziende, in un circolo vizioso che sembra lontano dall’essere spezzato.
La Spagna si trova di fronte a un bivio: continuare a spingere sugli obiettivi di sostenibilità senza un’adeguata pianificazione rischia di trasformarsi in un boomerang economico per i cittadini. Red Eléctrica, con le sue scelte, sembra più interessata a salvare la faccia che a proteggere il portafoglio degli spagnoli. È davvero questo il prezzo da pagare per un futuro verde? Forse è il momento di ripensare le priorità, prima che la bolletta diventi insostenibile per tutti.
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