SpaceX di Musk: entro due anni un’astronave senza equipaggio su Marte. In quattro anni la prima missione con equipaggio

SpaceX si sta preparando per il suo progetto più ambizioso: inviare astronavi senza equipaggio su Marte entro i prossimi due anni. Il fondatore e CEO dell’azienda, Elon Musk, lo ha rivelato sabato sulla piattaforma di social media X (ex Twitter), delineando il piano per lanciare le prime missioni sul Pianeta Rosso nel 2026, quando la Terra e Marte si allineeranno nuovamente.

“Queste missioni saranno senza equipaggio per testare l’affidabilità dell’atterraggio intatto su Marte”, ha detto Musk, sottolineando l’importanza di queste prove. Se tutto va bene, SpaceX prevede di proseguire con missioni con equipaggio in soli quattro anni. Secondo Musk, questi lanci con equipaggio potrebbero essere il trampolino di lancio per qualcosa di ancora più grande: la creazione di una città autosufficiente su Marte entro i prossimi due decenni.

SpaceX ha sempre puntato in alto, ma questo annuncio rappresenta una tempistica tangibile per la visione a lungo termine di Musk. Musk ha dichiarato che il tasso di volo “crescerà esponenzialmente” dopo questi test iniziali, aprendo la strada all’insediamento umano. È chiaro che non sta pensando solo di inviare qualche astronauta per un breve viaggio, ma di costruire un’intera città su un altro pianeta.

Space X Dragon. (da SpaceX)

Ad aprile, Musk aveva ipotizzato che il primo atterraggio senza equipaggio su Marte sarebbe avvenuto entro cinque anni, mentre le missioni umane sarebbero seguite due anni dopo. Tuttavia, questo recente aggiornamento sembra accelerare queste proiezioni, dimostrando la crescente fiducia di Musk nel potenziale di Starship.

Le prime astronavi per Marte saranno lanciate tra due anni, quando si aprirà la prossima finestra di trasferimento Terra-Marte per la vicinanza fra i due paesi. 

Saranno senza equipaggio per testare l’affidabilità dell’atterraggio intatto su Marte. Se gli atterraggi andranno bene, i primi voli su Marte con equipaggio avverranno tra 4 anni.

SpaceX created the first fully reusable rocket stage and, much more importantly, made the reuse economically viable.

Making life multiplanetary is fundamentally a cost per ton to Mars problem.

It currently costs about a billion dollars per ton of useful payload to the surface… https://t.co/bVQJL8JeV5

— Elon Musk (@elonmusk) September 7, 2024

Il sogno di Musk di colonizzare Marte dipende dal successo di Starship, la navicella spaziale di nuova generazione di SpaceX. Progettato per essere un veicolo riutilizzabile e multiuso, Starship è costruito per trasportare sia carichi che equipaggi verso destinazioni ben oltre l’orbita terrestre.

Starship ha già mostrato progressi significativi. A giugno, un prototipo ha completato un rientro ipersonico sulla Terra, sopravvivendo a una discesa infuocata e atterrando nell’Oceano Indiano. Si è trattato di un importante passo avanti dopo tre tentativi falliti, che ha fornito a SpaceX dati fondamentali sulle prestazioni del velivolo durante il rientro. È lo stesso veicolo spaziale che Musk intende inviare su Marte nel prossimo futuro.

Mentre le missioni su Marte fanno notizia, SpaceX sta svolgendo un ruolo cruciale anche in iniziative spaziali più immediate. La NASA ha incaricato l’azienda di salvare due astronauti, Sunita Williams e Butch Wilmore, attualmente bloccati nello spazio.

La situazione si è creata dopo che lo Starliner della Boeing, che avrebbe dovuto riportare gli astronauti sulla Terra, ha riscontrato problemi tecnici durante il suo primo test di volo con equipaggio verso la Stazione Spaziale Internazionale. La NASA ha deciso di rimandare a Terra lo Starliner senza equipaggio, che è atterrato in sicurezza nel Nuovo Messico durante il fine settimana.

Ora, la capsula Dragon di SpaceX si dirigerà verso lo spazio in una missione con equipaggio per consegnare due nuovi astronauti e tornare con Williams e Wilmore nel febbraio 2025 che, per ironia, sono i piloti collaudatori di Boeing Starliner.