Solo metà dei concessionari Ford negli USA accetta di vendere auto elettriche

Giovedì Ford ha dichiarato che la metà dei 1.550 concessionari Ford ha scelto di vendere veicoli elettrici nel 2024, rispetto ai due terzi che lo scorso anno avevano dichiarato che avrebbero optato per la vendita di veicoli elettrici nel 2023. Quindi il numero non è solo basso, ma è pure in calo.

L’altra metà dei concessionari Ford venderà – e fornirà assistenza – solo a modelli ICE e ibridi.

“I tassi di adozione dei veicoli elettrici variano da un paese all’altro e crediamo che i nostri concessionari conoscano meglio il loro mercato”, ha dichiarato il portavoce di Ford Martin Günsberg al Detroit Free Press.

La scarsa adesione da parte dei concessionari Ford arriva anche dopo che, lo scorso gennaio, Ford ha allentato i requisiti per i concessionari del programma EV, imponendo un minor numero di caricabatterie L2 e prorogando le scadenze per l’installazione.

In passato i concessionari Ford EV certificati dovevano spendere 500.000 dollari per un singolo caricabatterie rapido pubblico a corrente continua, o 1 milione di dollari se volevano far parte del livello Elite dei concessionari EV. I 500.000 dollari in più servivano, tra l’altro, per un altro caricabatterie rapido e unità dimostrative. Ma il prezzo elevato ha spinto i concessionari Ford a rifiutare.

Secondo Electrek, l’anno scorso Buick ha visto un impegno simile da parte dei suoi concessionari: la metà dei concessionari Buick ha scelto di acquistare il proprio franchising e sganciarsi dalla catena invece di vendere veicoli elettrici.

Di conseguenza, alla fine di quest’anno GM ha il 47% di concessionari Buick in meno rispetto a gennaio. La linea dura adottata da GM nei confronti dei concessionari Buick è in linea con l’ambizioso piano di Buick di diventare completamente elettrica entro il 2030.

All’inizio di questo mese Ford ha dichiarato di voler dimezzare il numero previsto di vendite di truck F-150 Lightning EV a partire dal prossimo anno, con la produzione di 1.600 F-150 a settimana a partire da gennaio, rispetto ai 3.200 a settimana, affermando di voler adeguare la produzione alla domanda dei clienti. Questo non fa che confermare il rifiuto da parte dei consumatori delle auto EV, nonostanti i ricchi incentivi concessi dall’amministrazione Biden.