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Soldi ed assunzioni. come la Cina influenza i media USA, soprattutto il NYT

Tramite china Daily il Partito Comunista Cinese infiltra propri uomini e paga i media americani new york times in testa

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Diversi membri dello staff del New York Times erano precedentemente impiegati dal quotidiano in lingua inglese controllato dal Partito Comunista Cinese (PCC), il  China Daily, che negli ultimi anni ha pagato ai media statunitensi milioni di dollari per pubblicare i suoi contenuti approvati dallo stato.

Gli attuali dipendenti del New York Times che in precedenza lavoravano per il media statale cinese includono; Jonah Kessel, Direttore della fotografia del Times; Diarmuid McDermott, attuale Staff Editor e Designer presso la testata; e il giornalista culturale europeo Alex Marshall, il tutto  scoperto dal National Pulse.

In  post di Twitter ora eliminati, Kessel, che ha assunto il ruolo di direttore creativo di China Daily da luglio 2009 a novembre 2010, ha scritto che lavorare per il PCC a volte ha i suoi “vantaggi”. Non aveva mai nascosto di lavorare per i media cinesi e di aiutarli.

“Sai di lavorare per la RPC [Repubblica popolare cinese] quando la prima parola che ti viene in mente quando ti viene chiesto di descrivere il tuo posto di lavoro è ‘armoniosa’ #china”, ha scritto Kessel in un post su Twitter nel novembre 2009. Anche gli altri dipendenti del NYT hanno ammesso di lavorare per il China Daily in diversi post social.

Per anni, il NY Times ha cercato di ampliare l’accesso al mercato cinese e ha accettato milioni di introiti pubblicitari da entità dei media statali cinesi.

I registri del Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti lo scorso anno mostrano che China Daily ha pagato quasi 19 milioni di dollari alle società di media statunitensi per spese pubblicitarie e di stampa negli ultimi quattro anni. Supplementi a pagamento con un’agenda pro-Pechino prodotti da China Daily  sono stati pubblicati su giornali come The Washington Post e The Wall Street Journal.

Del resto documenti ufficiali del Dipartimento di Giustizia mostrano che il  NY Times ha preso $ 50.000 per la pubblicità, dalla Cina.  come mostrano i documenti del Dipartimento di Giustizia.

Quindi per controllare i media USA e piegarli a Pechino basta buttare qualche decina di milioni di dollari, o poco più, e piazzare un po’ di pedine nella posizione giusta. I media non si fanno problemi a prendere i soldi, soprattutto quando le loro linee politiche sono già ondivaghe e vicine al pensiero comunista cinese.


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