Euro crisis
Sintesi di cosa sta succedendo nella “trattativa” tra Grecia e W. Schauble: prospettive future e conseguenze per l’Italia
Dunque, vorrei fare un po’ di chiarezza sul marasma greco, stato attuale della “trattativa”. Ai più sembrerebbe che la situazione sia in via di risoluzione, la Grecia attua l’austerity e sconfessa Syriza, allunga le scadenze ma non taglia il debito e la Germania accetta la proposta.
Non è così semplice ma, appunto, adesso deve sembrare proprio così. Va notato che nella secrete stanze la decisione su cosa verrà fatto a breve ed a termine – vedasi il prosieguo dell’intervento – resterà faccenda riservata, discussa tra Germania, Francia, FMI (uguale Francia) ed EU (uguale Germania, Klaus Regling dixit alla regia occulta, vero contraltare di Draghi). Ovvero, i paesi periferici EU non dovranno sapere nulla sui dettagli dell’accordo che si estenderà ben oltre il 2015 (…). Nell’ombra gli USA, interessata da una parte a risolvere una volta per tutte il problema greco e dall’altra sta iniziando a patire le conseguenze dell’eccesso di potere tedesco in Europa (alla buon’ora!).
La Germania il prossimo anno avrà infatti le sue elezioni ed oggi deve passare ‘a nuttata. Obama ha anche lui le elezioni ma sa già che per definizione non verrà confermato. E le sue policies verranno sconfessate anche in presenza di un inquilino democratico (e.g., H. Clinton ha già fatto capire che le ostilità contro l’Iran riprenderanno). Dunque tutto ruota attorno alle elezioni tedesche, probabilmente le ultime di Angela Merkel, ricordando che oggi di fatto c’è una forma tipicamente tedesca di grosse koalition al potere a Berlino. Ergo, l’importante non è cosa capiterà ora ma dopo la sessione elettorale in Germania del 2016.
Or dunque, Atene sta negoziando (vorrebbe) un taglio del proprio debito con la Germania, questo lo abbiamo capito tutti; parimenti abbiamo capito che il taglio la Germania non lo vuole e quindi non ci sarà, oggi vedremo solo un aumento del periodo di grazia – leggasi periodo senza pagare interessi -, l’allungamento della scadenza del debito e la riduzione degli interessi da corrispondere. Il prossimo anno ci sarà il resto, ma questo dovrà rimanere segreto soprattutto agli altri partners EU. Della serie, anche e soprattutto a Berlino sanno che il debito greco è letteralmente insostenibile, lo ha confermato lo stesso Schauble all’FMI.
Ossia oggi Tsipras con il supporto ed anzi la sponda USA* [interessata ad una soluzione appena possibile lato presidenza Obama] sta accettando condizioni capestro nel breve ma avendo di fatto già negoziato con la Germania un taglio del proprio debito si dice del 30% o anche del 50% il prossimo anno post-elezioni germaniche, taglio che verrà giustificato dopo le elezioni del 2016 al popolo della Bild dall’aver rilevato che nemmeno le misure attuali di austerità – come logico ed atteso – ridurranno il rapporto debito/PIL in Grecia, anzi il perfetto contrario. E soprattutto tale accordo dovrà rimanere segreto a tutti esclusi quelli delle secrete stanze (Germania, Francia, FMI ed EU) al fine di costringere l’Italia a fare a fine 2015 ed inizio 2016 ulteriore austerità e soprattutto a (s)vendere i propri gioielli (ENEL, ENI, Finmeccanica; Telecom etc.): lo scopo resta sempre quello di indebolire il primo competitor manifatturiero tedesco.
Temo che la magistratura italiana farà il resto, da quando Renzi ha negato la privatizzazione di ENEL e soprattutto l’entrata nell’azionariato di un player tedesco sebbene in minoranza relativa [con l’abilissima mossa di inserire l’elemento telecomunicazioni nel colosso romano dell’energia, ossia potendo attuare in pieno le protezioni della golden share nella forma voluta da Mario Monti nel 2012 proprio in vista di un avvicinamento alle utilities tedesche, ndr] i problemi dell’ex sindaco sono iniziati. Non vorrei che la magistratura italiana ottenga lo stesso risultato di Tangentopoli, leggasi con la prossima ondata di scandali/intercettazioni/incarcerazioni indebolire il governo e costringerlo a privatizzare come successo 20 anni fa (ieri abbiamo vista l’ennesima pubblicazione di intercettazioni di conversazioni non utili ai fini delle indagini di un Primo Ministro italiano – parole su Letta incapace [e come dargli torto, ndr] – che non fanno altro che indebolire il Governo e l’Italia, a che pro vengono pubblicate? Chi lo decide se non i magistrati?). E speriamo di non scoprire MAI che una parte delle istituzioni italiane sono state cooptate in programmi di depauperamento della ricchezza nazionale, magari “indirizzati” da soggetti esteri: in un periodo di crisi epocale come quello che ci aspetta temo che potrebbe comportare reazioni inconsulte da parte della popolazione, (magari esagero) stile appendere qualcuno a piazzale Loreto per intenderci.
Mala tempora currunt.
Jetlag per Mitt Dolcino
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