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La sinistra, sobillata dalla Germania, con l’attacco al risparmio famigliare sta mettendo a rischio l’equa distribuzione della ricchezza Italiana

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Negli scorsi giorni è stato pubblicato un post in cui veniva rappresentata la ricchezza media e soprattutto mediana nei vari paesi dell’Eurozona. Vale la pena di spiegare meglio il significato di tale rappresentazione, secondo chi scrive molto interessante.

In pratica l’Italia, come risaputo, sembra avere una tra le maggiori ricchezze medie per persona maggiorennne (cresciuta) in Europa, escluso il Lussemburgo oggi sotto attacco da Bruxelles a causa di pratiche indiziate di favorire l’elusione fiscale (la nomina di Juncker a difesa dello status quo secondo chi scrive ha un pieno senso compiuto). Notasi, il Belpaese non primeggia per ricchezza media ma per ricchezza mediana: la prima è la ricchezza divisa per il numero di persone in valutazione, la seconda la ricchezza della singola persona che rappresenta la metà del campione.  Le valutazioni sono in migliaia di euro (ricchezza che andrebbe riparametrata per il PIL pro capite, ossia mettendo in ancora maggiore evidenza la grande ricchezza delle famiglie italiane: il PIL procapite italiano è almeno il 20% inferiore a quello tedesco ma la ricchezza finanziaria delle famiglie è maggiore in valore assoluto).

Il grafico sopra dimostra che avere ricchezza mediana molto diversa dalla ricchezza media significa avere molta differenza di ricchezza tra chi è abbiente e chi non lo è. Andiamo a vedere ad esempio la Germania: “mediamente” la popolazione tedesca è un 25% meno ricca dell’Italia ma “come mediana” la gente tedesca è il 66% meno ricca dell’Italia. Ciò significa che in Germania c’è una grande differenza – molto maggiore che in Italia – tra chi è ricco e chi è povero, fatto puntualmente rappresentato anche dall’indice di Gini molto elevato (78 Germania, 65 Italia). L’Italia in base a tale indice è anzi il paese in cui la ricchezza è tra le meglio distribuite in Europa, si sa ogni famiglia detiene un piccolo o grande risparmio, agli italiani li fa sentire sicuri anche in funzione della protervia ed inefficienza statale. E questo con buona pace di una certa sinistra: possiamo dire che l’Italia non è poi così “ingiusta”, almeno in questo ambito.

Parallelamente, sempre stando stando agli indici di cui sopra, è chiaro che in Germania, Olanda ed altri paesi del nord Europa, paesi immaginati come esempio della equa distribuzione della ricchezza – fatto da mettere in seria discussione a questo punto -, esiste un’elite molto ricca che sovrasta la massa della popolazione. Guarda caso questa elite molto spesso è al governo: da buona tradizione prussiana la ricchezza ed il titolo viaggiano a braccetto e soprattutto chi governa non legge la Bild per diletto ma solo per capire le masse (e indirizzarle, visto che viene pubblicata dalle stesse elites). Ca va sans dire che sono proprio le elites tedesche molto ricche, a cui molti avvicinano anche la famiglia di Mario Monti (imparentata con i Mattioli), che stanno preparando la ricetta della patrimoniale appunto per annientare la ricchezza “ben distribuita” delle famiglie italiane, la vera forza del Belpaese. E che il giovin Renzi, affiancato dall’improvvido Delrio, sta “bevendo”.

Appunto, quali sono le politiche che oggi si stanno cercando di mettere in piedi ipoteticamente per salvare l’Italia, con buona pace della stessa sinistra citata sopra? Annientare la ricchezza degli italiani, oggi tanto ben distribuita, senza capire che questa è la base per la crescita a lungo termine e della stabilità del Paese. O meglio, visto che i veri ricchi hanno strumenti per difendere il possesso delle proprie cose di valore che le famiglie medie non hanno –  se ci pensate bene lo stupido conto in Svizzera poteva anche avere questa funzione, le grandi ricchezze/famiglie utilizzano strumenti molto più sofisticati, memento la famiglia Agnelli che per bocca di Margherita nella causa per la successione di suo padre Gianni aveva dichiarato che esistevano miliardi all’estero “non dichiarati” ma ben custoditi, … -, quello che sta accadendo è che la manovra “della sinistra al potere” non farà altro che scavare ed allargare il solco che già esiste (ma in misura molto più limitata che in altri paesi) tra abbienti e poveri, favorendo la nascita a termine di una sorta di nuovo feudalesimo con pochi ricchissimi e molti poveri. Ossia minando alla base la stabilità ed il benessere del paese. La sinistra….

Permettemi di chiosare, naturalmente in termini assolutamente generali e generalistici, che pensare di uscire da una crisi economica di portata epocale incaricando uno che di crescita economica non capisce nulla (fate voi a che partito assimilarlo, …) è come sperare di impartire una buona educazione per il proprio figlio portandolo in un asilo infantile gestito da pedofili… Con tutto il rispetto per i pedofili e per gli asili infantili, un po’ meno per i figli che molto probabilmente cresceranno traviati.

E qui termina il breve post, secondo chi scrive molto esplicativo.

Mitt Dolcino


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