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Siamo di fronte ad un nuovo 1848? Solo i russi salveranno i reazionari?

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Il problema dei governanti, e dei loro assistenti, è che non amano la Storia e pensano, con estrema protervia, di poterne ignorare l’insegnamento. Quando cambia la società, ma la politica rimane in mano a meccanismi che fanno finta di nulla, allora basta una piccola provocazione per causare uno sconvolgimento.

Siamo tornati al 1848: una burocrazia assoluta e proterva, figlia del “Io son io e voi non siete niente “, fatta di ex sessantottini che nulla hanno imparato, ma tutto hanno tradito, si tiene il potere e pensa di poterlo gestire ignorando qualsiasi sia il sentire del popolo. Diamo due dati:

  • l’unico governo veramente maggioritario nel paese, veramente eletto dal popolo, era quello giallo verde, durato una primavera e sostituito da quello di un partito che riesce a detenere una fetta di potere solo perché ha talmente sfiduciato e schifato gli italiani dal non farli votare;
  • perfino ad Agorà, programma Rai, quindi espressione del governo, hanno confermato che gli italiani contrari al Green Pass che appoggiano le proteste sono un terzo degli italiani. Quanto un governo, che si autodefinisce legittimo, può permettersi di reprimere un terzo della propria popolazione, d’ignorarlo?

Aggiungiamo un potente innesco che, lentamente, si sta accumulando, ignorato dai media, sottovalutato dai burocrati che ci governano, felici nelle proprie bolle, ma che sta mordendo ogni italiano: l’esplosione dei prezzi energetici e di molte materie prime. In questo campo la risposta del governo, i due miliardi stanziati per il 2022, sono una mossa francamente risibile: di fronte al raddoppio, minimo dei prezzi spot del gas e a un’impennata dei prezzi del’elettricità, si stanzia quello che era un ottavo degli incentivi alla decarbonizzazione del 2016.

 

 


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