Attualità
Sequestrati 30 milioni agli “Affidabili” del gruppo GEDI: l’accusa è truffa all’INPS
La Procura di Roma, secondo quanto riportato da La Verità e da Affaritaliani, avrebbe ordinato il sequestro di 30 milioni al gruppo GEDI per truffe ai danni dell’INPS nell’ambito del prepensionamento dei propri dirigenti. GEDI è il gruppo che fa capo agli Agnelli di Exor e che controlla buona parte della stampa italiana, quella “Buona” e “Affidabile” de La Stampa, Repubblica e di molte testate regionali.
L’accusa, ovviamente da provare in tribunale, è semplice: ci sarebbero state irregolarità nell’incasso dei contributi per il prepensionamento di una trentina di dirigenti aziendali, Ricordiamo che la carta stampata, per un favore concesso da Grazioso Governo italiano, ha una normativa agevolata che, con i soldi pubblici, permette di prepensionare i giornalisti, Un favore che rende tutti contenti: gli editori, che così si liberano di personale ormai inutile e in eccesso, e i giornalisti che se ne vanno in pensione prima. Gli unici che dovrebbero essere arrabbiati sono i cittadini italiani che, per fare un favore al governo, pagano queste cifre con le proprie tasse e contributi. Perché i contributi alla stampa non erano sufficienti.
L’avvocato del gruppo, il noto legale ed ex ministro della Giustizia Paola Severino, ha affermato che tutto si risolverà molto presto e che in realtà le cifre in questione sono state già versate. Comunque rimane bellissimo potersi permettere un ex ministro come avvocato aziendale, ma non parlate di “Porte girevoli” fra governo e grossi gruppi industriali…
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