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OCCUPAZIONE E MINACCE FUTURE DA MANIFATTURA E SERVIZI

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Il sempre ottimo Robin Brooks (@RobinBrooksIFF) ci fornisce, con la consueta attenzione, diversi dati molto interessanti per analizzare come si evolverà l’occupazione mondiale, partendo dall’esempio degli USA.

Dopo la crisi del 2007 tutti i governi, democratici o repubblicani, ed anche la FED, hanno lavorato per poter raggiungere la piena occupazione ed i risultati ci sono stati, questo è indubbio, come possiamo vedere dal seguente grafico:

La percentuale delle donne attualmente al lavoro è superiore a quella dei primi anni 2000, mentre quella degli uomini è tornata, più o meno al livello del 2008. Quindi sembra che la missione delle autorità sia stata coronata dal successo, anzi  tutto questo sia stato premiato da una maggiore uguaglianza fra i sessi. Pero ci sono dei grossi pericoli in agguato :

Infatti la manifattura sta pesando sempre meno sul mondo del lavoro, e questo accade per due motivi: da un lato , come si vede nel grafico superiore, c’è un rallentamento della manifattura rispetto alla crescita dei servizio, ed inoltre i servizi sono stati più “Labour Intensive” , cioè utilizzano più forza lavoro umana per ogni unità di output rispetto alla manifattura, a causa del diverso impatto dell’automazione.

Questo ha fatto si che la produzione di posti lavoro sia stata merito del settore servizi:

Però sono attese grosse modifiche anche per quanto riguarda i servizi, soprattutto nel settore del commercio, una componente importante dei servizi in generale: infatti il cambiamento  nei gusti e nelle preferenze della gente, con l’affermarsi di nuove forme di consumo, spinge per un calo del fattore umano anche nelle vendite al dettaglio. Analizziamo questo grafico che mette in relazione, nel tempo, il numero di lavoratori necessario per creare un milione di vendite al dettaglio:

In giallo le formule simili ai nostri discount, cioè i warehouse club ed i superstore, in rosso le vendite online, in blu i grandi magazzini tradizionali, in nero le vendite al dettaglio nel loro complesso. Vediamo come le unità di lavoro per milione di fatturato prodotto sono in forte calo, tranne che nei grandi magazzini tradizionali. Questo avrà nel tempo due conseguenze:

  • forme anche su grandi superfici, ma basate su modelli tradizionali, sono destinate ad essere meno competitive ed a sparire;
  • i servizi verranno a produrre meno posti di lavoro, dato che a vendite costanti viene a corrispondere una maggiore produttività del lavoro, e quindi minor necessità di lavoratori.

Il secondo punto fa nascere una domanda: se non nei servizi, dove andrà a lavorare la gente?

 


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