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FAKE NEWS: ANCHE GIORNALI AFFIDABILI CI CASCANO. LE PALLE SUL BREXIT

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Cari amici

purtroppo  siamo circondati dalle fake news, che ci vengono propinate in ogni salsa. Mi dispiace questa volta dover parlare di una fake news di un quotidiano (edizione online) che invece spesso seguo perchè ben informato sulle questioni bancarie. E non sto parlando del “Sole24ore”….

Ora il quotidiano in questione, che ogni tanto pubblica articoli veramente superficiali, ha il seguente titolo nella sua home:

“Brexit, 8 mesi dopo: tra prezzi più alti e salari al palo, Londra attira multinazionali in cerca di lavoratori a basso costo”

Ero tentato di non mettere il link proprio per evitare di pubblicizzare un pessimo articolo, ma per permettervi di fare confronto eccovelo qui.

L’articolo serva la solita sbobba di Toblerone e Marmite, vecchia di mesi, aggiungendo 4 dati a caso , letteralmente a caso, senza nessuna analisi, solo per portare acqua al suo mulino.

Noi che de dati non abbiamo paura , possiamo mostrarveli:

INFLAZIONE ALLE STELLE ?

L’inflazione nel Regno Unito è dl 1,8% a Gennaio, contro il 2% della Germania, perchè l’articolo parla di “Inglesi impoveriti” e non di “Tedeschi alla fame “?

Però l’inflazione deve essere confrontata con la crescita delle paghe per vedere l’incremento delle remunerazioni reali:

OPSSSS le remunerazioni reali nel Regno Unito sono cresciute dello 0,8% a Gennaio 2017….. L’esatto contrario di quanto detto dal pessimo articolo.

Cosa sarà successo in Italia ?

OPSS le remunerazioni reali sono calate dello 0,6%. La differenza, in un mese, del tasso di crescita è del 1,4% fra Italia e Regno Unito.. 

COMPLIMENTI AL QUOTIDIANO.

Vi è poi un accenno al fatto che la disoccupazione è bassa , giusto, ed infatti è bassissima, 4,9%, con tassi di occupazione record., ma che i lavoratori impiegati sono soprattutto non nati nel Regno Unito e che sono calati i lavoratori inglesi. Curioso che questo discorso discriminatorio che neanche un Leghista farebbe venga fatto a un giornale progressista, che , tra l’altro, si dimentica completamente  di fare una valutazione delle dinamiche demografiche inglesi che fanno si come i PENSIONATI siano soprattutto autoctoni. Oppure dobbiamo tenerli per forza al lavoro? Tra l’altro, essendo ancora membro della UE il Regno accetta lavoratori dagli altri paesi. Quello ch dovrebbe interessare è che la disoccupazione diminuisce , sia che riguardi inglesi, sia che riguardi immigrati. 

Naturalmente si finisce con un tocco di populismo d’antan: solo le aziende che sfruttano i lavoratori verranno nel Regno, Si, come no , E la Nissan ?

e la Boeing , che costruirà la sua PRIMA FABBRICA DI AEREI IN EUROPA proprio nel Regno Unito?

Sono tutte aziende di scarsa qualità ? Tra l’altro quando Amazon apre in Italia grandi celebrazioni, se si amplia nel Regno Unito allora sfrutta i lavoratori … Decidetevi!

Brexit non è e non sarà rose e fiori, ma tra questo  raccontare una marea di PALLE c’è molto spazio.

Grazie a tutti !

 


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