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Se San Marino conta più dell’Italia: Lavrov loda l’indipendenza della Repubblica del Titano

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Lavrov, ministro degli esteri russo,  incontra a Mosca il suo equivalente sanmarinese, il Segretario di Stato Luca Beccari in pompa e con annuncio ufficiale sul sito del Ministero degli Esteri. Come per gli altri capi di stato ha avuto l’onore della conferenza stampa congiunta.

Lo stato romagnolo è stato ampiamente elogiato per non aver aderito alle sanzioni dell’Unione Europea, ponendolo quindi in una situazione particolarmente favorevole nei rapporti con Mosca. Ricordiamo che San Marino, nonostante i suoi soli 26 mila cittadini,  è uno stato  a tutti gli effetti e non è neanche membro dell’Unione: l’adesione venne rifiutata a seguito di un referendum popolare in cui una larga maggioranza votò per restarne fuori. Se vi chiedete perché non si fanno referendum sul tema in Italia avete la risposta.

Lavrov ha commentato positivamente i rapporti fra i due stati ed ha confermato un impegno diretto nel loro miglioramento in campo commerciale, economico, turistico e sanitario. Ricordiamo che San Marino è stato vaccinato in gran parte con il vaccino russo Sputnik, cosa che sta causando problemi nelle relazioni con l’Italia che non riconosce il vaccino stesso. Alla fine finirà che i turisti russi verranno in Italia con il visto a San Marino, cosa possibile dato che l’antica Repubblica ha il proprio ufficio visti. dati gli accordi di libera circolazione fra i due paesi chi ha il visto d’entrata in San Marino poi circola nel territorio italiano. Poi c’è il tema degli investimenti: dopo la crisi bancaria prima, e del covid-19 poi, San Marino ha bisogno come il pane di risorse finanziarie fresche.

Alla fine la Repubblica del Titano ottiene di più di quanto abbia ottenuto, e ottenga, l’Italia europeista. Tra l’altro la testardaggine dell’AIFA, o meglio di Di Maio, nel non riconoscere il vaccino Sputnik inoculato ai turisti, come ad esempio ha fatto la Grecia, ci costerà belle cifre nei flussi turistici e un possibile incidente diplomatico proprio con San marino: il nostro ministero degli esteri pretende che i sanmarinesi si vaccinino con un siero EMA entro il 15 ottobre, altrimenti non potranno entrare in un  bar romagnolo. In compenso gli italiani entrano senza Green pass nei numerosi bar  e ristoranti sanmarinesi. Secondo voi chi ci perde nello scambio? Un altro grande successo della nostra politica estera.

(PS. e gli ungheresi vaccinati con Sputnik?)

 

 


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