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Se la paura rende schiavi, una risata rende sovrani

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Ringrazio Giorgio Cattaneo per aver elaborato e sintetizzato su Facebook le mie affermazioni durante l’intervista di Elisabetta Barbadoro, nella trasmissione “Le interviste di Byoblu” (qui trovate il POST SU FACEBOOK, questo invece è il link al VIDEO SU YOUTUBE).

COME BEFFARE IL GOVERNO DELLA PAURA CHE HA PRIVATIZZATO IL NOSTRO DENARO:
MONETA SOVRANA, LIBERA DAL DEBITO

Viviamo in una società dominata dalla paura. Vengono continuamente alimentate false emergenze, per tenere schiave le persone: proprio perché, dovendo noi rincorrere paure inesistenti, ci convincono a fare sacrifici e ad accettare limitazioni alla nostra libertà. E qual è lo strumento che scaccia la paura? La risata: se riusciamo a ridere di ciò che accade, quindi a non essere spaventati, riusciamo a liberarci dalle catene della paura e, magari, riusciamo anche a scoprire che esiste un’alternativa, al sistema, che ci permette di risolvere i nostri problemi.

Il nostro sistema, si dice, è dominato dal debito. Eppure, se sul mappamondo evidenziassimo il livello di indebitamento delle varie nazioni, scopriremmo che i paesi più indebitati sono quelli più ricchi. Cioè: ci raccontano che dobbiamo eliminare il debito, ma gli Stati meno indebitati sono il Burundi e l’Afghanistan (e non credo proprio che vorremmo avere loro, come riferimento). E allora: perché le nazioni più ricche sono anche le più indebitate? Perché – anche se nessuno lo sa – tutta la moneta che noi usiamo viene creata dal sistema bancario privato.

LE BANCHE CREANO IL DENARO DAL NULLA

Dato che le banche creano letteralmente il denaro dal nulla, prestandolo ai soggetti che glielo richiedono, ogni unità monetaria è gravata da un interesse: quindi, il debito che si genera ogni volta che viene creato un euro è sempre maggiore della quantità di moneta che è stata creata dalla banca. Sicché il debito, essendo sempre più grande della massa monetaria creata, è matematicamente inestinguibile.

La moneta è un po’ come il sangue: circolando, permette lo scambio di beni e servizi. Immaginiamo quindi un corpo che, anziché produrre il sangue di cui necessita, lo prende in prestito da un banca del sangue, a cui poi dovrà restituirlo con gli interessi. Risultato: il corpo muore dissanguato, perché non ha la possibilità di restituire più sangue di quello che gli è stato prestato.

Per risolvere il problema bisogna intanto capire che esistono strumenti monetari che invece non sono a debito, e possono essere tranquillamente immessi nel sistema economico. Chi oggi crea il denaro a debito sono le banche, che come azionisti hanno soggetti che lavorano sui mercati finanziari: soggetti che hanno tutto l’interesse a crearlo per loro, il denaro, e non per l’economia reale. Quindi si crea una distorsione che, stando così le cose, non riusciremo mai a risolvere.

FINANZA: I PADRONI DEL MONDO

I più grandi fondi d’investimento al mondo sono BlackRock, Vanguard e State Street. Pensiamo che siano soggetti diversi, invece hanno partecipazioni incrociate: ognuno di essi è socio degli altri due. Come si fa a pensare che non agiscano secondo un interesse comune? E se questi soggetti investono miliardi nelle banche, nelle armi e nei farmaci, noi come potremo mai risolvere il problema del debito, della guerra e delle malattie? Impossibile: i loro guadagni dipendono proprio dal fatto che ci siano le guerre, le malattie e l’indebitamento continuo della società.

Come sappiamo, la finanza sovrasta gli Stati e domina il mondo. Questi soggetti avranno tutto l’interesse a utilizzare una parte della loro ricchezza per fare in modo che il sistema seguiti a mantenere questa distopia. E visto che investono miliardi anche nei media mainstream, quando mai riusciremo a conoscere la verità su queste cose? Faranno di tutto per convincerci che le guerre sono necessarie e che le loro cure per le malattie sono indispensabili, quindi continueremo a stare male e a morire nelle guerre.

LARRY FINK AL FORUM DI DAVOS

Larry Fink, amministratore delegato di BlackRock, è stato nominato co-presidente del World Economic Forum di Davos. Io avevo scritto un libro contro il Great Reset del Wef, “The Great Re-Best”, sostenendo una visione dell’economia alternativa a quella del Forum di Davos. Tutti però hanno sempre pensato che il Wef fosse un’istituzione, un think-tank internazionale che avesse per scopo il miglioramento del mondo. Quindi, obiettivi come l’Agenda 2030 dovevano migliorare la nostra vita. Invece adesso, con la nomina di Fink, si svelano le loro vere finalità: faccio fatica a pensare che Larry Fink, a capo del fondo finanziario numero uno al mondo, sia interessato al nostro benessere.

Il nostro percorso di consapevolezza parte da un assunto: noi siamo sovrani della nostra vita. E lo è anche lo Stato, che non può cedere la sua sovranità. Popolo, territorio e sovranità sono elementi costitutivi: se ne manca uno, lo Stato cessa di esistere. Quindi, fino a quando esiste uno Stato con la sua Costituzione, esiste anche una sovranità dello Stato, che può decidere di fare quello che vuole. Esempio: la moneta. Oggi è “fiat”, non più legata all’oro. La accettiamo perché lo Stato ci impone il pagamento delle tasse con quella determinata moneta.

NON VENGONO DALLA BCE I NOSTRI EURO

Se domani lo Stato decidesse di farci pagare le tasse in conchiglie, noi andremmo sulle spiagge a fare incetta di conchiglie, che a quel punto diverrebbero la nuova moneta di scambio. È assurdo che lo Stato non possa emettere moneta, visto che è lui a decidere con quale moneta dobbiamo pagare le tasse. Esistono svariati strumenti monetari che lo Stato può creare: anche oggi, nonostante la presenza dell’euro e dei trattati europei. Molti purtroppo non lo sanno. Sono convinti che sia la Bce a creare il denaro che usiamo.

Esaminando le tabelle della Banca d’Italia, che ogni tre mesi monitora la massa monetaria circolante, si scopre che la Bce crea solo il 7% della moneta (le banconote), mentre il 93% degli euro viene creato dalle banche private nel momento in cui ci prestano denaro. Come si fa ad andare avanti, in un sistema in cui abbiamo demandato alle banche private la capacità di decidere sia la quantità di moneta emessa che la sua destinazione? Lo Stato deve riprendersi quello che in realtà non ha mai ceduto: la sua capacità di creare il denaro e di immetterlo nell’economia.

SOLO 60 OSSI PER 100 CANI

Immaginate un recinto con 100 cani. Se qualcuno getterà loro 60 ossi, i cani si azzanneranno tra loro per accaparrarsi un osso. Il nostro sistema è ancora peggio, perché c’è un solo cane che riceve quei 60 ossi: quel cane è l’1% della popolazione mondiale, che è già ricchissima e può continuare a creare tutta la moneta che vuole. In questa situazione, il cane con 60 ossi può comprarsi le benevolenza degli altri cani. E allora noi dobbiamo fare in modo che nel recinto con 100 cani vengano invece immessi 120, 150 ossi, ovvero la moneta (che nella realtà non è affatto scarsa, non è limitata: come diceva Aristotele, possiamo crearla noi stessi, quando vogliamo).

Obiezione classica: se lo Stato aumenta l’emissione monetaria, poi cresce l’inflazione. «Questa tesi però fa riferimento alla Formula di Fisher, che risale ai primi del ‘900: la quantità di moneta per la velocità di circolazione è uguale ai prezzi per la quantità di beni e servizi prodotti. Ma questi “esperti” che paventano l’inflazione si dimenticano sempre di dire che, se in un sistema economico c’è disoccupazione, o c’è capacità produttiva non utilizzata, la creazione di moneta non genera affatto inflazione, ma – anzi – permette la piena occupazione e il soddisfacimento della totale capacità produttiva.

LA BUFALA DELL’INFLAZIONE

Quindi, se vogliamo aumentare la quantità di beni e servizi, dunque il benessere delle persone, dobbiamo per forza aumentare la quantità di moneta disponibile. A molti, oggi, il recupero della sovranità monetaria da parte dello Stato può sembrare un’utopia. E invece lo Stato ha molti strumenti a sua disposizione. Intanto crea le monete metalliche: una legge del 2023 permette alla zecca italiana di coniare anche monete del valore di mille euro. Dunque: se possiamo creare monete statali da mille euro, perché non lo facciamo? Poi il governo potrebbe emettere biglietti di Stato, cioè la versione cartacea delle monete metalliche (le famose 500 lire di Aldo Moro).

La cosa più entusiasmante? Abbiamo scoperto che, a livello di moneta elettronica, non c’è solo il sistema bancario o gli istituti preposti alla creazione di moneta digitale: le norme permettono di creare moneta elettronica non solo a loro, non solo alle banche centrali, ma anche agli Stati, alle Regioni e persino ai Comuni (nonché a Poste Italiane, che a loro volta creano moneta elettronica). E allora perché anche lo Stato non emette moneta elettronica, allo scopo di migliorare la qualità della vita e soprattutto introdurre nell’economia strumenti che permettano di aumentare il benessere di tutti noi?.

I GOVERNI LAVORINO PER NOI, FINALMENTE

Molti non sanno che queste possibilità esistono. E dobbiamo ricordarci che, se il popolo è inconsapevole, i politici non faranno mai gli interessi del popolo. Nessun politico varerà una misura che il popolo non conosce, e quindi non apprezza, perché ha sempre paura che quella misura poi non raggiunga l’obiettivo voluto. Prima dobbiamo diventare consapevoli noi. Poi dobbiamo spingere i nostri politici ad adottare le soluzioni che vanno nel nostro interesse. Altrimenti i politici continueranno a fare bellissime promesse elettorali, per poi tradirle una volta entrati nella stanza dei bottoni, visto che oggi gli Stati sono ricattati dai mercati finanziari.

Chiaramente, i governi devono fare gli interessi di BlackRock, Vanguard e State Street, che poi sono anche bravissimi a usare certe istituzioni – le agenzie di rating – che danno pure le pagelle agli Stati, facendo in modo che debbano sottostare al loro giudizio. Quindi, se seguitiamo a prendere i soldi in prestito dai mercati finanziari, non riusciremo mai a risolvere i problemi che abbiamo. In questo tunnel siamo finiti perché ci sono interessi finanziari enormi, di persone che hanno pianificato – negli anni – di fare in modo che gli Stati smettessero di creare moneta, avvantaggiando così la creazione di moneta da parte dei privati.

NOTA DI FABIO CONDITI:

Il libro “Risate sovrane. Liberi dal debito grazie al Sire”, con prefazione di Carlo Freccero e postfazioni di Galileo Ferraresi e Guido Grossi, è reperibile sul sito di “Un Mondo Positivo”: https://unmondopositivo.it/libri/

Per approfondire questi temi complessi, inizierò un Corso online di “Economia del benessere” in 12 lezioni registrate e rivedibili, che sarà presentato online mercoledì 24 settembre 2025 alle ore 21:00, per info:https://unmondopositivo.it/corsi/
Per partecipare, puoi ricevere gratuitamente il link scrivendo a monetapositiva@gmail.com

Fabio Conditi

Presidente dell’associazione Moneta Positiva
http://monetapositiva.it/
Movimento culturale “Un Mondo Positivo”
https://unmondopositivo.it/
Se vuoi approfondire, nel sito trovi :
– Libri tra cui anche “Risate Sovrane” https://unmondopositivo.it/libri/
– Corsi online di “Economia del benessere” https://unmondopositivo.it/corsi/

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