Scoperto il maggior giacimento di litio al mondo in California. USA verso l’autosufficienza per le auto EV

Il Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti ha fatto la seconda grande scoperta di litio quest’anno, che promette di rendere il paese autosufficiente per quanto riguarda il metallo critico delle batterie per decenni. Il Dipartimento dell’Energia ha scoperto un enorme giacimento di litio sotto il Salton Sea in California, che si stima contenga 18 milioni di tonnellate di litio. Tre volte il famoso Salar de Uyuni in Bolivia, e in una zona facilmente raggiungibile

Secondo il DoE, con i progressi tecnologici previsti, le risorse totali della regione del Salton Sea potrebbero produrre più di 3.400 chilotoni di litio, per un valore di 540 miliardi di dollari, sufficienti a sostenere oltre 375 milioni di batterie per veicoli elettrici (EV) – più del numero totale di veicoli attualmente in circolazione negli Stati Uniti.

“Il litio è fondamentale per la decarbonizzazione dell’economia e per raggiungere gli obiettivi del Presidente Biden di adottare il 50% di veicoli elettrici entro il 2030”, ha dichiarato Jeff Marootian, Principal Deputy Assistant Secretary for Energy Efficiency and Renewable Energy.

“Questo rapporto conferma l’opportunità, unica nel suo genere, di creare un’industria nazionale del litio e di espandere al contempo la produzione di elettricità pulita e flessibile. Grazie all’innovazione americana, possiamo guidare il futuro dell’energia pulita, creare posti di lavoro e una solida catena di approvvigionamento nazionale e rafforzare la nostra sicurezza energetica nazionale”, ha dichiarato il DoE.

Il DoE ha riconosciuto che gli Stati Uniti hanno attualmente capacità limitate di estrarre, raffinare e produrre litio di origine nazionale. Infatti, il Paese importa di solito quasi la metà del litio che consuma, quasi tutto proveniente da Cile e Argentina. Si tratta ora di organizzare un’industria estrattiva e di raffinazione.

Gran parte del litio importato negli Stati Uniti viene utilizzato per la fabbricazione di prodotti industriali; tuttavia, una percentuale crescente è destinata alla produzione di batterie per veicoli elettrici. E questa percentuale potrebbe salire alle stelle nei prossimi anni: si prevede che la capacità delle batterie statunitensi raggiungerà i 620 GWh, rispetto ai soli 38 GWh del 2021.

Il giacimento di litio di Salton Sea sembra essere una vera miniera d’oro. Dopotutto, il DoE ha rivelato che la sua Known Geothermal Resource Area (KGRA) ha circa 400 megawatt (MW) di capacità di generazione elettrica geotermica attualmente installata, ma ha un potenziale di 2.950 MW. Il DoE osserva che la combinazione della geologia del sottosuolo e dell’attività geotermica nella KGRA del Salton Sea determina alte concentrazioni di litio, tra le più alte concentrazioni di litio contenute nelle salamoie geotermiche di tutto il mondo.

Possibile crollo del prezzo del litio

Gli Stati Uniti potrebbero presto diventare autosufficienti per quanto riguarda il litio, grazie a una tecnologia di prossima introduzione: l‘estrazione diretta del litio (DLE). Le tecnologie DLE mirano a estrarre circa il 90% del litio nell’acqua salina, rispetto al 50% di estrazione con i bacini convenzionali. Il loro principale vantaggio è che sono in grado di raccogliere il metallo in pochi giorni, molto più velocemente rispetto all’anno necessario per estrarre il carbonato di litio dai bacini di evaporazione convenzionali e dalle miniere a cielo aperto. L’estrazione diretta del litio ha anche un bonus ESG/sostenibilità perché non solo le miniere DLE sono portatili, ma sono anche in grado di riciclare l’acqua dolce e di limitare l’uso di acido cloridrico.
I progressi nell’estrazione diretta del litio potrebbero essere un’ottima notizia per il settore degli EV, ma purtroppo non sono certo il tipo di notizia per cui i tori del litio gioiranno.

Come ha giustamente notato il CEO di Tesla Inc.Elon Musk, il litio è un elemento abbastanza comune e abbondante, ma la sua fornitura è attualmente ostacolata da tecniche di estrazione lente e inefficienti. In effetti, le limitazioni minerarie sono in gran parte responsabili dell’assurdo ciclo di boom/bust del litio a cui abbiamo assistito negli ultimi due anni, quando l’offerta di litio non è riuscita a tenere il passo con l’aumento della domanda, prima che i prezzi crollassero a causa dell’arrivo di nuove forniture. I prezzi del carbonato di litio sono più che decuplicati a partire da dicembre 2020 prima di raggiungere il massimo storico di quasi 600.000 CNY (84.015 dollari) per tonnellata nel novembre 2022. Da allora i prezzi sono crollati a 97.500 CNY (13.650 dollari) per tonnellata.

Fastmarkets ha previsto che i progetti di DLE su scala commerciale potrebbero iniziare a essere operativi già nel 2025 e potrebbero fornire il 13% della domanda globale di litio entro il 2030.

Complessivamente, l’industria del DLE potrebbe generare un fatturato annuo di oltre 10 miliardi di dollari entro il prossimo decennio. Uno degli investitori nel settore del litio, Goldman Sachs, ha previsto che l’offerta di carbonato di litio crescerà a un ritmo del 33% annuo, molto più velocemente rispetto alla domanda di litio, che dovrebbe crescere solo del 25% annuo.

“La nostra analisi suggerisce che il DLE allargherà, anziché rendere più ripida, la curva dei costi della salamoia di litio, con un progetto medio che probabilmente si collocherà nel secondo o terzo quartile dei costi, secondo Morgan Stanley.

Con la conseguente offerta aggiuntiva di litio, vediamo anche il rischio che l’implementazione del DLE possa estendere l’entità e la durata delle eccedenze/deficit del mercato del litio rispetto al nostro scenario di base dell’equilibrio SD (senza una spinta in avanti della domanda con la nuova offerta), in cui il 20-40% dei progetti di salamoia LatAm che implementano il DLE (recupero da ~50% a ~80%) potrebbero aggiungere ~70-140ktpa LCE dal 2028 in poi, aumentando l’offerta globale di GSe dell’8%”.