Attualità
Scampato Pericolo: il Parlamento Europeo non cancella l’unanimità nel voto del Consiglio europeo. Resta un po’ di democrazia
In Parlamento Europeo ieri sono stati bocciati gli emendamenti, preparati e studiati in gran segreto dalla maggioranza Socialisti+PPE+Liberali, che avrebbe introdotto il voto di maggioranza nel Consiglio Europeo, cancellando quel poco di democrazia rimasta.
Avevamo parlato proprio nei giorni scorsi del tema, presentando anche il discorso del Prof. Antonio Maria Rinaldi che avevamo evidenziato i grossi problemi della riforma uscita dalla commissione AFCO. Lo stesso eurodeputato ha dato l’annuncio dello scampato pericolo
IL PRINCIPIO DEL SUPERAMENTO DELL’UNANIMITÀ IN CONSIGLIO NON È PASSATO OGGI IN PLENARIA A STRASBURGO!!!🏆💪🏆💪🏆💪 pic.twitter.com/fnkbArPy5P
— Antonio M. Rinaldi (@Rinaldi_euro) November 22, 2023
Tra l’altro non è passata neppure l’emendamento che avrebbe assegnato alla Commissione una delega sulla politica ambientale che avrebbe anche coinvolto l’energia, formando una sorta di assegno in bianco a un organo europeo sempre più inclinante a sinistra.
Questa sconfitta è legata direttamente a fratture all’interno della maggioranza: infatti larghe componenti dei Popolari hanno votato contro gli ordini del partito e contro quindi gli emendamenti voluti soprattutto dai liberali estremisti di Guy Verhofstadt, l’uomo che vorrebbe l’esercito europeo per intervenire in tutto il mondo, ovviamente per la pace…. Del resto i deputati dovranno affrontare gli elettori il prossimo anno e non vogliono presentarsi con dei fardelli complessi da gestire.
Quindi, almeno questa volta, sono stati evitati i problemi più grossi. Quello che resta della riforma è contraddittorio e verrà sicuramente rivisto profondamente da parte dei Paesi del Consiglio, quando mai ne discuteranno. Però siamo alla fine della legislatura ed è probabile che sarà la prossima legislatura ad occuparsene. Ecco perché il prossimo voto sarà quanto mai importante.
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