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Economia

Italia e Cina lanciano il proprio “Scudo Spaziale”: in orbita il satellite che ci difenderà da terremoti e vulcani. Così la tecnologia salverà vite.

L’Italia e Cina si dotano di un guardiano nello spazio. Lanciato con successo il satellite Zhangheng 1-02 per monitorare i segnali precursori di terremoti, eruzioni e disastri naturali. Una nuova speranza per la sicurezza del nostro fragile territorio.

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Sabato 14 giugno 2025, dalla base di Jiuquan, in Cina, è stato lanciato con successo il satellite Zhangheng 1-02, frutto di una collaborazione tra Italia e Cina. Questo satellite, dedicato al monitoraggio elettromagnetico della Terra, rappresenta un’importante innovazione per rafforzare la sicurezza dell’Italia di fronte a disastri naturali come terremoti, tsunami, eruzioni vulcaniche e fenomeni meteorologici estremi. Il lancio, effettuato con un razzo Long March-2D, segna un ulteriore passo nella cooperazione aerospaziale tra i due paesi e potenzia il sistema integrato di monitoraggio “terra-aria-spazio”.

Vettore Lunga Marcia 2D

Un satellite per la sicurezza dell’Italia

Il Zhangheng 1-02, intitolato all’antico inventore cinese Zhang Heng, celebre per aver creato il primo sismoscopio oltre 1.800 anni fa, è il primo satellite operativo dedicato all’osservazione dei campi fisici terrestri nell’ambito del piano di sviluppo delle infrastrutture spaziali civili cinesi. Dotato di una vita operativa prevista di sei anni, il satellite è equipaggiato con nove strumenti scientifici, tra cui un rilevatore di campo elettrico sviluppato congiuntamente da Italia e Cina e un rilevatore di particelle ad alta energia di progettazione italiana.

Questo satellite consente un monitoraggio in tempo quasi reale dei campi elettromagnetici globali, delle onde elettromagnetiche, dell’ionosfera e dell’atmosfera neutra. Grazie a questi dati, sarà possibile individuare anomalie elettromagnetiche legate ad attività geologiche o umane, oltre a monitorare temporali e fulmini. Per l’Italia, un paese geologicamente fragile e soggetto a terremoti, vulcani e fenomeni climatici estremi, queste informazioni sono cruciali per migliorare la prevenzione e la gestione delle emergenze.

Perché è importante per l’Italia

Come sottolineato da Francesco Longo, vicedirettore dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI), l’Italia è un territorio “bello ma fragile”, esposto a rischi naturali che possono avere gravi conseguenze sulla popolazione. Il satellite Zhangheng 1-02 contribuirà a proteggere vite umane, fornendo dati essenziali per anticipare e mitigare gli effetti di disastri naturali. I dati raccolti saranno utilizzati per studiare le correlazioni tra variazioni nei campi fisici terrestri e attività geologiche, supportando la ricerca sulla previsione di eventi catastrofici.

Il satellite Zang Heng 1-02 in orbita

Inoltre, il satellite rafforzerà le capacità italiane di percezione precoce, valutazione dei rischi e monitoraggio in tempo reale, migliorando la risposta alle emergenze. I dati forniti saranno preziosi anche per settori come la gestione delle risorse, la cartografia, le comunicazioni e la navigazione, offrendo un supporto concreto a livello nazionale.

Cooperazione Italia-Cina: un ponte tra culture

Il progetto Zhangheng 1-02 è un esempio di fruttuosa collaborazione tra Italia e Cina, che si è consolidata attraverso lo sviluppo congiunto di strumenti, la condivisione di dati e la ricerca scientifica. Il satellite segue il successo del Zhangheng 1-01, lanciato nel 2018 e ancora operativo, con cui lavorerà in tandem per migliorare la risoluzione spaziale e temporale delle osservazioni. L’Italia ha battezzato il progetto “Limadou”, in onore di Matteo Ricci, il missionario italiano del XVI secolo che favorì gli scambi culturali tra Oriente e Occidente, simbolo di un dialogo che continua anche nello spazio.

Longo ha evidenziato come il lancio rappresenti una pietra miliare nella cooperazione aerospaziale sino-italiana, con prospettive scientifiche ancora più ambiziose grazie alla possibilità di creare una costellazione di satelliti. Questo aumenterà il tempo di osservazione, raddoppiando il potenziale scientifico del progetto.

Per l’Italia, il Zhangheng 1-02 non è solo un successo tecnologico, ma anche un’occasione per consolidare il proprio ruolo di leader nella ricerca spaziale e nella gestione dei rischi naturali. Il progetto dimostra come la collaborazione internazionale possa tradursi in strumenti concreti per proteggere il nostro territorio e migliorare la vita dei cittadini.


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