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SASSOLI: ACCOGLIAMO TUTTI IN EUROPA, MA NON AL PARLAMENTO. Mentre vuole tutti i migranti in Grecia, impone regole draconiane a Bruxelles

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Che bello chiedere una cosa a tutti gli altri, e poi imporre una norma perfettamente opposta a casa propria. Questo è in grado di fare la presidenza del Parlamento Europeo in mano al solidale e socialista  Sassoli, che  ha dichiarato l’apertura totale ai migranti provenienti dalla Turchia e spinti , come mezzo di pressione, da Erdogan in Grecia, esattamente come se fossero degli invasori:

Sentiamo le sue parole:

“Noi Dobbiamo accoglierli, Noi dobbiamo proteggerli “Chi arriva in Grecia arriva in Europa” e quindi, come lascia capire, devono essere distribuiti in tutta europa ed accolti in Europa. Siamo tutti Buoni, Tutti devono essere accolti ovunque.

Poi c’è il Sassoli che è presidente del Parlamento e che , a casa sua, per quella che è un’influenza un po’ più grave, chiude il Parlamento di Bruxelles peggio che se fosse una fortezza medievale. Non lo diciamo noi, lo dice LUI STESSO in una sua comunicazione:

IL PRESIDENTE DEL  PARLAMENTO EUROPEO


HA DECISO

Articolo 1

1. I seguenti tipi di eventi e visite nei locali del Parlamento nei tre luoghi di riunione e negli uffici di collegamento del Parlamento europeo all’interno e all’esterno dell’Unione europea sono cancellati fino a nuovo avviso, indipendentemente dal loro organizzatore o dall’autorità emittente:

– Delegazioni

– Audizioni delle commissioni

– Partecipazione alle assemblee parlamentari e ai loro organi

– Delegazioni di osservazione elettorale

– Eventi organizzati dalle commissioni

– Visite sponsorizzate da Deputati

– Visite personali dei membri del Parlamento

– Visite personali di assistenti accreditati

– Visite di assistenti locali

– Visite personali del personale

– Eventi organizzati dall’Amministrazione parlamentare

– Eventi/seminari Euroscola, Euromed-Scola ed Euronest-Scola

– Seminari

– Visite individuali e di gruppo al Parlamento ed eventi di moltiplicatori d’opinione

– Eventi culturali e mostre

– Eventi di organizzazioni esterne che si svolgono nei locali del Parlamento

– Gli eventi co-organizzati con il Parlamento europeo si svolgono nei locali del Parlamento

– Eventi organizzati da gruppi politici e da membri non iscritti

– Eventi organizzati da singoli deputati, compresi gli eventi che si svolgono dopo le 20.00 per i quali è stata concessa un’esenzione

– Eventi presso il ristorante dei deputati, le lounge dei deputati, altri ristoranti e altre aree designate per pranzi, cene e cocktail.

2. L’accesso ai locali del Parlamento è negato a persone che non siano membri del personale del Parlamento e che desiderino avere accesso ai locali del Parlamento a seguito di eventi e visite cancellate.

3. Salvo diversa disposizione del paragrafo 1, gli organi del Parlamento, riuniti in seduta plenaria, le riunioni ordinarie e straordinarie delle commissioni e i gruppi politici non sono limitati nella loro capacità di funzionare normalmente, ma senza la presenza di visitatori diversi da quelli specificamente invitati dal rispettivo Presidente in qualità di oratori. Le riunioni plenarie del Comitato delle regioni e del Comitato economico e sociale nei locali del Parlamento rimangono possibili alle stesse condizioni.

4. I rappresentanti dei mezzi di comunicazione di massa non sono esclusi dall’accesso ai locali del Parlamento, a meno che non sia richiesto dall’articolo 2.

5. La Casa della storia europea, il Parlamentarium e i siti di Europa Experience continuano ad essere aperti ai visitatori a meno che e nella misura in cui le autorità locali competenti non indichino diversamente.

Articolo 2

1. L’accesso agli edifici del Parlamento europeo è negato alle persone che abbiano visitato, negli ultimi 14 giorni prima di richiedere l’accesso ai locali del Parlamento, le aree indicate nell’elenco pubblicato sull’Intranet del Parlamento al seguente link :

https://epintranet.in.ep.europa.eu/home/latest-news/news-area/updated-coronavirus

Quindi il buona Sassoli accoglie tutti e condanna i poveri greci che non sanno più come fare per per gestire questi flussi migratori, praticamente appoggiando il dittatore Erdogan, un signore che mette in galera l’opposizione, dall’altro però chiude il Parlamento Europeo come una sorta di Castello Medievale, scoraggiando gli stessi deputati e dipendenti che, MALEDETTI LORO, abbiano avuto la pessima idea di essere passati per il nord Italia. Perchè l’accoglienza della casa europea è ovunque, MA NON nel Parlamento, che magari si rischia un’influenza. Il coraggio, come diceva Don Abbondio, uno se non l’ha non se la può dare.

Certo Sassoli può sempre contraddirli offrendo a questi profughi una bella visita premio all’emiciclo di Strasburgo, per farli sentire parte dell’Europa. Però non aspettiamo mesi, facciamolo DOMANI.


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