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Sarmati: trovato oro del’antico popolo nomade che diede problemi a Roma

In Kazakistan è stato trovato, in un tumulo, un piccolo tesoro appartenente all’antico popolo nomade

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Durante gli scavi nel tumulo di Karabau-2, nella regione kazaka di Atyrau, gli archeologi hanno fatto una scoperta straordinaria, riportando alla luce nove tombe – sette delle quali ben conservate – e un tesoro di antichi sarmati. La scoperta è stata annunciata dall’amministrazione provinciale di Atyrau il 27 gennaio.

Situato nella regione kazaka di Atyrau, lungo il Mar Caspio, il tumulo di Karabau-2 si trova a 10 chilometri a nord del villaggio di Karabau, nel distretto di Kyzylkoga.

Area del ritrovamento

I Sarmati erano un antico popolo nomade che visse nella steppa eurasiatica, principalmente in quella che oggi è la Russia meridionale, l’Ucraina e parte del Kazakistan, dal V secolo a.C. circa al IV secolo d.C. Si trattava di popoli asiatico-iraniani, quindi di ceppo indo-europeo, abili guerrieri a cavallo, che ereditarono le aree precedentemente frequentate dagli Sciti

ricostruzione di guerriero Sarmata

I Sarmati erano strettamente imparentati con gli Sciti e svolsero un ruolo significativo nella storia della regione, interagendo con varie culture vicine, tra cui i Romani e i Persiani. I Sarmati Occidentali cercarono di stabilirsi oltre i Carpazi, ai confini dell’Impero Romano. Si scontrarono con l’Impero, ma molti diventarono mercenari o addirittura contadini dentro l’Impero.

Il tumo di Karabau 2

Il tumulo Karabau-2 fa parte di una serie di tumuli associati alla cultura sarmatica, che prosperava nella regione. Il tumulo è significativo per le sue tombe ben conservate e per i manufatti ritrovati al loro interno, che forniscono preziose indicazioni sulle pratiche di sepoltura, sulle strutture sociali e sulla vita quotidiana del popolo sarmata.

Braccialetto con decorazioni a Leopardo Fonte: Governo kazako

Secondo un annuncio dell’Amministrazione provinciale di Atyrau, gli scavi archeologici presso il kurgan (tumulo funerario) “Karabau-2” nella regione sono in corso da due anni e hanno portato alla luce nove tombe, sette delle quali contenevano manufatti dei Sarmati, un popolo equestre nomade che ha abitato la zona dal VI secolo a.C. al IV secolo d.C. I reperti includono gioielli, armi, vasi di ceramica e resti umani.

Antica pietra di saggio dell’oro

Le tombe portate alla luce nel sito comprendono resti umani, gioielli d’oro, armi e vasi di ceramica, e alcune sono state identificate come “tombe reali” a causa delle loro pratiche di sepoltura collettiva. Uno dei manufatti più importanti è un braccialetto d’oro del peso di circa 370 grammi. Il bracciale è decorato con raffigurazioni di leopardi di montagna su entrambi i lati.

Marat Kasenov, capo del team di scavo, ha dichiarato che in precedenza gli storici consideravano la regione di Atyrau come parte dell’Impero sarmatico, una teoria che ora è stata confermata dai recenti scavi. Ha riferito che sono stati scoperti circa 1.000 manufatti antichi del periodo sarmatico, tra cui 100 gioielli d’oro, che spesso presentano immagini di animali predatori come leopardi, cinghiali e tigri che un tempo abitavano la zona. Inoltre, l’ultimo scavo ha rivelato due ciotole di legno ben conservate, un reperto mai registrato prima in Kazakistan.

Gli oggetti esposti : Andalou

Marat Kasenov ha dichiarato che gli sforzi di ricerca continueranno in futuro con piani su larga scala. Ha sottolineato che il progetto non coinvolgerà solo archeologi, ma anche antropologi, geografi, artisti e altri specialisti per migliorare la portata delle indagini.

Gli scavi condotti nel 2023-2024 hanno impegnato un team di 20 lavoratori, oltre a cinque membri del personale del museo e antropologi di Astana e Almaty. Le scoperte sono state presentate alla mostra “L’oro dei Sarmati”, alla quale hanno partecipato funzionari regionali, storici ed esperti culturali.

 


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