Attualità
Russia-Ucraina: raggiunta possibile bozza di accordo in 15 punti
L’Ucraina e la Russia hanno compiuto progressi significativi su un piano di pace provvisorio in 15 punti, tra cui un cessate il fuoco e il ritiro della Russia se Kiev dichiara la neutralità e accetta limiti alle sue forze armate, secondo tre persone coinvolte nei colloqui.
L’accordo proposto, che i negoziatori ucraini e russi hanno discusso per la prima volta lunedì, comporterebbe la rinuncia di Kiev alle sue ambizioni di aderire alla Nato e la promessa di non ospitare basi militari o armi straniere in cambio della protezione di alleati come Stati Uniti e Regno Unito e la Turchia, secondo notizie diffuse.
La natura delle garanzie occidentali per la sicurezza ucraina – e la loro accettabilità per Mosca – potrebbero ancora rivelarsi un grosso ostacolo a qualsiasi accordo, così come lo status dei territori ucraini sequestrati dalla Russia e dai suoi delegati nel 2014. Un accordo del 1994 alla base della sicurezza ucraina è fallito nel prevenire l’aggressione russa contro il suo vicino.
Sebbene Mosca e Kiev abbiano entrambe dichiarato mercoledì di aver compiuto progressi nei termini di un accordo, i funzionari ucraini rimangono scettici. Secondo gli ucraini è solo un modo di Putin per prendere tempo, ma, comunque, Kiev non può permettersi di ignorare la trattativa e di lasciarla cadere nel vuoto.
Mykhailo Podolyak, un alto consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, ha detto al Financial Times che qualsiasi accordo comporterebbe ” che le truppe della Federazione Russa in ogni caso lascino il territorio dell’Ucraina” occupate dall’inizio dell’invasione il 24 febbraio, in particolare le regioni meridionali lungo l’Azov e il Mar Nero, nonché il territorio a est e a nord di Kiev.
L’Ucraina manterrebbe le sue forze armate ma sarebbe obbligata a rimanere al di fuori di alleanze militari con la Nato e ad astenersi dall’ospitare basi militari straniere sul proprio territorio.
Mercoledì il segretario stampa di Putin, Dmitry Peskov, ha detto ai giornalisti che la neutralità per l’Ucraina basata sullo status dell’Austria o della Svezia era una possibilità concreta. Vediamo se si realizzerà.
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