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Russia: non taglieremo il gas ad altri clienti o chiuderemo i pozzi di petrolio

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La Russia non intende interrompere la fornitura di gas naturale ad altri clienti in Europa, ha dichiarato giovedì il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov.

I clienti che si sono rifiutati di pagare il gas in base alle nuove regole imposte dalla Russia sono già stati tagliati fuori e non sono previste nuove interruzioni delle forniture, ha detto Peskov ai giornalisti durante un regolare briefing, come riportato dall’agenzia di stampa russa TASS.

La Russia ha già interrotto la fornitura di gas a Polonia, Bulgaria, Finlandia, Paesi Bassi e ai clienti di Danimarca e Germania che si sono rifiutati di pagare il gas in rubli. La Russia vuole che i Paesi che considera “ostili” – l’intera UE, il suo più grande cliente di gas, gli Stati Uniti, il Regno Unito e molti altri alleati degli USA – paghino il gas in rubli. Alcuni hanno rifiutato, temendo di non avere garanzie e affermando che la nuova richiesta di valuta è una violazione dei contratti che gli importatori di gas hanno con il gigante russo del gas Gazprom.

Parlando con i giornalisti oggi, il portavoce del Cremlino ha detto che “il sistema funziona ed è stato adeguato”.

Coloro che ricevono il gas stanno già lavorando secondo il nuovo sistema ordinato dal Presidente della Russia”, ha dichiarato Peskov, citato dalla TASS.

A metà maggio, circa due dozzine di acquirenti europei di gas russo avevano aperto conti presso la Gazprombank russa, designata da Vladimir Putin per elaborare i pagamenti in rubli per il gas che egli richiede d’ora in poi. La Russia vuole che il suo gas sia pagato in rubli attraverso due conti presso la Gazprombank, uno in euro o dollari americani e l’altro in rubli.

L’UE ha già deciso, dopo settimane di negoziati, di imporre un embargo sulle importazioni di petrolio russo via mare entro la fine dell’anno. Ma le sanzioni sulle forniture di gas non sono ancora state proposte, soprattutto perché le maggiori economie, tra cui Germania e Italia, dipendono dal gas russo per circa il 40% dei loro consumi. Comunque, anche nel settore del petrolio, la Russia ritiene che non sarà necessario chiudere nessun pozzo petrolifero in quanto la produzione di petrolio potrà essere dirottata altrove. Una vera e propria sfida dato che lo stoccaggio russo di oro nero è già ai limiti.

 


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