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Russia: Non invieremo il gas tramite NS1 sino a che non saranno tolte le sanzioni. Almeno ora c’è chiarezza

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Le forniture di gas naturale russo attraverso il gasdotto Nord Stream verso la Germania rimarranno chiuse fino a quando non saranno revocate le sanzioni occidentali che impediscono la riparazione delle turbine a gas, ha dichiarato lunedì il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov. Se non altro ora c’è chiarezza: volete il gas? Togliete le sanzioni economiche.

La crisi del gas in Europa si è aggravata alla fine della scorsa settimana, quando il gigante russo del gas Gazprom ha dichiarato, dopo tre giorni di manutenzione terminati venerdì, che il Nord Stream sarebbe rimasto chiuso fino a quando non fossero stati eliminati “i difetti operativi delle apparecchiature”, alzando la posta nella sua guerra del gas contro l’Europa.

Lunedì, Mosca ha attribuito la colpa delle difficoltà di invio del gas all’Europa alle sanzioni occidentali.

I problemi con le spedizioni di gas sono sorti a causa delle sanzioni che i Paesi occidentali hanno imposto contro il nostro Paese e diverse compagnie“, ha dichiarato Peskov, secondo quanto riportato oggi dall’agenzia di stampa russa Interfax. “Non ci sono altre ragioni che possano aver causato questo problema di pompaggio“, ha aggiunto il portavoce di Vladimir Putin, anche perché il gas viene regolarmente pagato nelle modalità desiderate da Mosca.

“Le sanzioni portano una confusione totale nell’aspetto legale e pratico di tutto ciò che riguarda la manutenzione delle turbine a gas, e la Russia ora spera di poter riparare in qualche modo l’unica turbina a gas sulla rotta del Nord Stream, che si è guastata la scorsa settimana”, ha aggiunto Peskov. A causa delle sanzioni, l’intero lavoro del gasdotto Nord Stream “dipende da una sola turbina che necessita di un serio intervento di manutenzione”, ha dichiarato.

I governi europei si aspettavano in larga misura che la Russia non riprendesse i flussi attraverso il Nord Stream una volta terminato il periodo di manutenzione di tre giorni del gasdotto, il 2 settembre. La maggior parte dei Paesi dell’UE accusa la Russia di armare le forniture di gas, cercando di affondare le economie europee e di causare molti problemi alle imprese e alle famiglie prima e durante l’inverno. Ora c’è una dichiarazione ufficiale in materia. Oggi i tedeschi faranno gli stress test energetici:

quindi il colloquio Macron Scholz, perché gli altri non contano nulla. Quindi si vedrà se ci sarà una resa o se continuerà il braccio di ferro, sino a quale grado di distruzione economica.

 


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