Difesa
Laser cinese anti-drone in Ucraina: la Russia impiega il sistema “Shen Nung”? Video e analisi (e l’ombra dell’embargo aggirato)
La Russia impiega un nuovo laser anti-drone cinese (simile allo Shen Nung) in Ucraina, secondo video e analisti. Una tecnologia avanzata che solleva interrogativi sull’efficacia degli embarghi occidentali.

Da notizie filtrate ttraverso i social media e riprese da TWZ, la Russia utilizza un nuovo sistema laser cinese per abbattere droni ucraini: tecnologia avanzata in azione
Secondo fonti di canali Telegram filorussi, la Russia sta impiegando un innovativo sistema laser cinese per neutralizzare i droni ucraini. Un post pubblicato sul canale Telegram MilitaryRussia.ru mostra un sistema che sembra estremamente simile a quelli laser anti drone già forniti dalla Cina all’Iran
Il sistema laser in azione
Un filmato, diffuso dal canale Telegram Military Informant, mostra militari all’interno di un veicolo che azionano interruttori e monitorano schermi pixelati. Successivamente, il sistema laser emerge dal veicolo, orientato tramite un joystick da un soldato. Le immagini evidenziano fori incandescenti su una piastra metallica, con quattro buchi visibili, presumibilmente creati dal laser.
🇷🇺📹 Russian sources have released footage showing the use of the Chinese Low-Altitude Laser Defending System (LASS) to shoot down Ukrainian drones in the combat zone.
These appear to be the first documented visuals of the Chinese laser system in operational use in Ukraine. pic.twitter.com/CPMMQ7263b
— NOELREPORTS 🇪🇺 🇺🇦 (@NOELreports) May 31, 2025
Il video mostra poi schermi che riprendono un drone prendere fuoco e precipitare, suggerendo che il danno sia stato causato dal sistema laser. Un secondo drone appare colpito da un raggio, e il filmato si conclude con frammenti di droni recuperati, recanti segni di bruciature compatibili con un attacco laser.
Un sistema cinese: Shen Nung 3000/5000?
Sebbene non sia possibile identificare con certezza il sistema o il luogo e il momento delle riprese, il dispositivo ricorda da vicino un sistema fornito dalla Cina all’Iran. Il sistema presenta un’apertura principale sul lato sinistro e una secondaria squadrata sul lato destro, un design simile a quello del sistema antidroni Shen Nung (o Shennong) descritto nella letteratura di marketing cinese.
Le varianti del Shen Nung includono una versione containerizzata (Shen Nung 5000) e una montata su veicoli tattici Dongfeng Mengshi (Shen Nung 3000). Fabian Hinz, ricercatore dell’International Institute for Strategic Studies, ha confermato su X che il sistema usato in Russia sembra essere una versione modificata del Shen Nung 3000/5000.
Impiego in Russia e sviluppi futuri.
I canali Telegram filorussi affermano che il sistema è già in uso dall’unità speciale Nomad, rappresentando un significativo passo avanti rispetto ai precedenti sistemi laser antidroni. Il canale Military Informant ha dichiarato: “In passato, i laser da combattimento erano considerati costosi e poco utili. Tuttavia, le nuove minacce emerse durante il conflitto in Ucraina hanno spinto a cercare soluzioni alternative. Grazie ai progressi tecnologici, i sistemi laser si sono rivelati efficaci contro i droni ucraini”.
While the sensor arrangement seems to have been altered, the system observed in Russian service strongly resembles the Chinese Shen Nung 3000/5000 anti-drone laser. https://t.co/Q1wSToDhW5 pic.twitter.com/K1BqNvVWTS
— Fabian Hinz (@fab_hinz) May 31, 2025
Si spera che lo sviluppo di armi laser in Russia riceva nuovo impulso, con un’espansione dell’uso di queste tecnologie nella difesa aerea nazionale. Secondo Kornev Dmitry, editore di NOZS e MilitaryRussia.Ru, il sistema sarebbe il Low-Altitude Laser Defending System (LASS), utilizzato anche dalla Polizia Armata Popolare cinese e prodotto probabilmente dall’Accademia Cinese di Fisica Ingegneristica.
Non solo Russia: il panorama globale delle armi laser
Non è la prima volta che armi laser vengono usate contro droni. Recentemente, Israele ha annunciato l’impiego di una versione adattata del sistema Iron Beam (o Magen Or) per abbattere droni di Hezbollah, con una versione definitiva attesa entro il 2025. Gli Stati Uniti hanno schierato sistemi laser simili in località avanzate e su navi per test operativi, mentre altri Paesi stanno sviluppando tecnologie analoghe.
Tuttavia, i sistemi laser presentano limitazioni: portata ridotta, sensibilità a fattori ambientali e difficoltà nel gestire bersagli multipli a causa di vincoli termici. Inoltre, i componenti delicati richiedono robustezza per operare in ambienti remoti.
Ovviamente la comparsa di questi sistemi cinesi sul fronte russo ucraino non è altro che l’ennesima dimostrazione ci quanto facilmente Mosca riesca comunuque a procurarsi sistemi avanzati e sofisticati anche con il teorico stretto embargo occidentale.
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