Economia
Rosfnet riavvia la propria raffineria sul Mar Nero per l’export, nonostante gli attacchi dell’Ucraina
La Russia annuncia il riavvio della grande raffineria di Tuapse, sul Mar Nero, che ìlavora solo per l’export, e che era stata fermata per i margini bassi e per gli attacchi dei droni ucraini
Rosneft prevede di riprendere la lavorazione del greggio nella sua raffineria di Tuapse, sulla costa russa del Mar Nero, a novembre, dopo averla fermata per un mese a causa degli scarsi margini di raffinazione, hanno dichiarato giovedì a Reuters fonti del settore.
La raffineria, orientata all’esportazione, ha interrotto la lavorazione del greggio dal 1° ottobre a causa dei bassi margini di raffinazione, hanno dichiarato fonti industriali a Reuters all’inizio di ottobre.
A novembre, la raffineria dovrebbe riprendere le operazioni e trasformare in carburanti ben 480.000 tonnellate di greggio, hanno riferito i commercianti alla Reuters.
La raffineria di Tuapse ha una capacità di lavorazione di 240.000 barili al giorno (bpd) di greggio. L’impianto esporta principalmente la sua produzione di nafta, diesel ad alto tenore di zolfo, olio combustibile e gasolio sottovuoto in Turchia, Cina, Malesia e Singapore. Non contribuisce alla fornitura interna russa di benzina o gasolio.
L’arresto della raffineria, dovuto ai bassi margini, ha contribuito ad aumentare la capacità di raffinazione inattiva in Russia nel mese di ottobre.
La Russia ha aumentato i volumi di capacità di raffinazione previsti per ottobre del 67% rispetto a un piano precedente, a causa della manutenzione programmata delle principali raffinerie, secondo le stime di Reuters dell’inizio del mese.
Quest’anno la raffineria di Tuapse è stata anche bersaglio di attacchi di droni ucraini, che hanno causato danni al sito.
L’ultimo attacco di questo tipo a Tuapse è avvenuto a luglio, quando la raffineria è stata danneggiata da un massiccio attacco di droni ucraini. A gennaio, un precedente attacco aveva causato danni anche alla più grande raffineria del Mar Nero del gigante petrolifero russo Rosneft.
Gli attacchi ucraini alle raffinerie di petrolio russe e ad altre infrastrutture energetiche sono diventati un appuntamento fisso quest’anno, con i droni come arma preferita per condurre gli attacchi.
Ma un articolo del Financial Times dell’inizio di questa settimana affermava che la Russia e l’Ucraina sono nelle primissime fasi dei colloqui mediati dal Qatar per fermare gli attacchi alle reciproche strutture e infrastrutture energetiche. La Russia ha però poi smentito decisamente questa notizia, ma Toupsa potrebbe essere proprio la dimostrazione della sua verità o falsità.
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