Energia
Rivoluzione energetica: la Cina lancia le turbine eoliche volanti che producono 27 volte più energia a 1.500 metri di altezza
Un’innovazione audace sta per cambiare il panorama energetico: la Cina sta producendo in serie turbine eoliche aeroportate che sfruttano i venti costanti ad alta quota, superando ogni record e promettendo di ridurre drasticamente i costi dell’elettricità.

Mentre il mondo si affanna a trovare soluzioni sostenibili per l’energia, una silenziosa e audace rivoluzione sta prendendo forma nei cieli della Cina, anche poco invasiva: le turbine eoliche volanti. Abbandonando la tradizionale staticità delle pale a terra, un gruppo di scienziati cinesi è sul punto di lanciare il primo sistema aeroportato di livello megawatt, un balzo che non solo rompe ogni record, ma riscrive le regole del gioco energetico, e la Cina è, come sempre in questo campo, all’avanguardia.
Questa innovazione, guidata dalla compagnia Beijing SAWES Energy Technology in collaborazione con la prestigiosa Università di Tsinghua, si basa su un’idea apparentemente fantascientifica: sfruttare i venti ad alta quota, molto più potenti e costanti di quelli a livello del suolo. A 1.500 metri, la velocità del vento può essere tre volte superiore, con la capacità di produrre fino a 27 volte più energia. Un potenziale colossale, rimasto finora in gran parte inutilizzato.
Il sistema, che assomiglia a un dirigibile aerostatico, è stato progettato per sollevare attrezzature di generazione di energia leggere. Una volta raggiunta l’altezza desiderata, converte l’energia eolica in elettricità che viene poi trasmessa a terra tramite un cavo. Il recente successo dei prototipi S500 e S1000, che hanno infranto i precedenti record mondiali di altitudine e produzione detenuti dal MIT, ha spianato la strada al modello di punta, l’S1500. Questo nuovo “gigante del cielo”, con una capacità di 1 MW, eguaglia la potenza di una tradizionale turbina eolica alta 100 metri, ma con un peso di un decimo e , praticamente , senza consumo del suolo.
L’idea, sebbene sembri l’ultima frontiera della tecnologia, ha radici profonde. Già nel 1957, lo scienziato Qian Xuesen aveva teorizzato come una struttura ad anello potesse aumentare l’efficienza delle turbine. Del resto in Italia si erano condotti studi sull’elica intubata sin dagli ani ’30, con il Caproni STIPA. Nel 2014 il MIT lanciò uin proprio modello di turbina a elica intubata. Il team di SAWES ha saputo trasformare questa teoria in un’innovazione ingegneristica tangibile, con una speciale struttura a condotto che aumenta l’efficienza di oltre il 20%.
Ma i vantaggi non si fermano alla pura efficienza. Queste turbine volanti offrono una soluzione a problemi che le loro controparti a terra non possono affrontare:
- Leggerezza e Mobilità: Il sistema, che pesa meno di una tonnellata, può essere dispiegato rapidamente, rendendolo ideale per fornire energia di emergenza in zone disastrate o per alimentare luoghi isolati come isole remote e campi petroliferi.
- Affidabilità e Sicurezza: Dotato di sensori e monitoraggio radar, il sistema può scendere a terra in pochi minuti in caso di vento estremo. Inoltre, i progressi nella risoluzione delle perdite di gas potrebbero consentire un’operatività continua per oltre 25 anni.
- Costi Ridotti: Se prodotti su larga scala, questi sistemi potrebbero generare elettricità a un costo paragonabile a quello delle turbine tradizionali. L’obiettivo ultimo, svelato dal fondatore Dun Tianrui, è quello di operare nella stratosfera a 10.000 metri, dove la potenza del vento è 200 volte superiore, con l’ambizione di ridurre il costo dell’elettricità a un decimo del prezzo attuale.
La produzione in serie è già iniziata in Cina, con ordini che superano i 500 milioni di yuan (60 milioni di euro circa). Mentre l’entusiasmo per questa tecnologia cinese è palpabile, è importante ricordare che il concetto di “energia eolica aeroportata” non è una novità assoluta. ma è l’applicazione ingegneristica e i risultati raggiunti ora a fare la differenza, portando questa visione da un’idea scientifica a una realtà concreta.
La promessa di queste turbine volanti è immensa: rivoluzionare l’accesso all’energia pulita, superando i limiti geografici e infrastrutturali e sfruttando una fonte di energia fino ad ora inaccessibile. La loro ascesa non è solo un trionfo ingegneristico, ma un simbolo della corsa globale verso un futuro energetico sostenibile, con la Cina che si posiziona in prima linea in questa drammatica e cruciale sfida. Intanto in Europa si riempiono mari e terreni di costose, ingombranti e delicate turbine eoliche. a terra, che spesso non funzionano per mancanza di vento.

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