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Rinaldi: MPS, non bisogna svendere un patrimonio pubblico

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Mentre MPS sta per chiudere altre 50 filiali, lasciando a casa 843 lavoratori resta sempre il rischio, anzi quasi la certezza, che la banca sia svenduta ad Unicredit, sparendo definitivamente dentro la Grande Banca Sistemica, cancellando gli investimenti effettuati dallo stato e, magari con ulteriori incentivi  carico dello stato per Unicredit, Un po’ come è successo con banca Intesa e le banche venete. A complicare tutto le elezioni supplettive al Senato per sostituire Padoan, passato a presiedere Unicredit, ed a cui partecipa il segretario del PD Letta.

Sul tema è intervenuto l’eurodeputato Antonio Maria Rinaldi:

La svendita di Mps sarebbe un errore imperdonabile. Un istituto storico, simbolo di Siena, della Toscana e del Paese che ha visto un miglioramento dei conti dopo i pesanti sacrifici conseguenti ad anni di disastri e scelte sbagliate targate Pd e sinistra, oggi rischia di essere svenduto, di chiudere i battenti, con ricadute pesantissime a livello occupazionale.

Si parla di migliaia di esuberi e di centinaia di filiali chiuse: uno scenario allarmante, che il territorio, già alle prese con la difficile ripresa dalla crisi pandemica, non può permettersi. La Lega darà battaglia, in Toscana, a Roma, a Bruxelles, contro questa operazione. E saremmo curiosi di conoscere il parere del Partito Democratico, che oggi fa finta di nulla.

A Siena si vota il 3 e 4 ottobre per le elezioni suppletive: il Pd è protagonista assoluto del disastro Mps, che cosa ne dice il candidato Enrico Letta? Perché sta in silenzio? Perché si presenta nascondendo il simbolo? Perché scappa dal confronto?”.


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