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Rimpastino di Governo per sopravvivere. Zingaretti ministro: che se deve fa pe’ campa’….. (da OFCS.report)

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Una interessante ipotesi è stata messa in campo da OFCS.report, che solitamente ha delle ottime informazioni interne, e che fa il paio con un’altra ipotesi di cui si è parlato qualche giorno fa. Dato che i sondaggi veri, non quelli dati da Conte in violazione del silenzio elettorale, non devono essere eccezionali, pare che si stia profilando un’ipotesi di carica esecutiva d per Zingaretti, per vincolarlo all’appoggio a Conte. Eccovi un estratto dell’articolo:

Al momento, per sopravvivere alla tempesta delle regionali, dicono i bene informati, l’idea sarebbe quella di sostituire qualche casella nei Ministeri più controversi. La prima a fare le valigie, sempre secondo indiscrezioni, potrebbe essere la Azzolina. La riapertura delle scuole, infatti, è stata al centro delle polemiche per mesi e il lavoro del Ministro non ha soddisfatto. A seguire anche Paola De Micheli, ministro per le Infrastrutture e Trasporti, perderebbe la poltrona per colpa della vicenda Autostrade. Ultima, non per importanza, Luciana Lamorgese. La gestione dell’hotspot di Lampedusa e il flusso di migranti che non si ferma, mettono a rischio il ministro degli Interni. Al suo posto potrebbe arrivare addirittura Zingaretti. Sì, proprio il segretario del Pd che all’interno del partito pare non riscuota grandi simpatie a causa del sì (sofferto e controverso) espresso per il referendum sul taglio dei parlamentari, ma anche per la presunta sudditanza al M5S. I mal di pancia tra i democratici aumentano. E quindi, un cambio alla segreteria sarebbe ben visto. Occupare il posto di Ministro, però, vorrebbe dire lasciare la presidenza della Regione Lazio. E qui si apre un altro fronte di non facile gestione. Dal canto suo Italia Viva di  Matteo Renzi avrebbe già messo sul tavolo il nome di un Ministro: Maria Elena Boschi al posto di Lucia Azzolina.

In ogni caso, l’ipotesi di un ‘rimpastino’ (perché al momento il nome di Conte non sarebbe in discussione, forse), è stata lanciata ieri anche da Andrea Orlando, vicesegretario del Pd, in un’intervista a Radio 24  durante la quale ha dichiarato: “Con chi lo deciderà Conte ma che si tratti di disporre la squadra in assetto diverso è un’esigenza che deriva da questa fase”.

Quindi un mini rimpasto per far fuori i ministri apparentemente peggiori (ma non Gualtieri, il peggio in assoluto, ma garante-ostaggio di Bruxelles), con dentro Zingaretti, che anticiperebbe di qualche mese il cambio alla testa della regione Lazio, e che prenderebbe il posto che era di Salvini, dando quindi un colore fortemente politico al governo. Un modo anche per farlo fuori con dolcezza in vista di un cambio della guardia alla testa del PD, con Bonaccini che scalda i motori. Certo sarebbe belo vedere che cosa combinerebbe al posto di Salvini agli interni, ma temiamo che potrebbe combinare qualche appalto simil-mascherine  laziali ai danni dei poliziotti!!!! Conte accetterebbe anche questo per sopravvivere un po’ di più. Per la sedia si fa questo ed altro…


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