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Riciclare i pannelli solari: un business per il futuro, ma ci vuole migliore tecnologia

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Ci sono valori di miliardi nei pannelli solari a fine vita e in futuro, visti gli investimenti in corso, ci sarà ancora più spazio per il recupero di questi grandi valori. Però per ora il settore non è ancora adeguatamente sviluppato.

Attualmente, ad esempio.  negli Stati Uniti la maggior parte dei pannelli solari dismessi viene distrutta o gettata in discarica. Purtroppo, per ora, il valore che si può ricavare da un pannello recuperato non è sufficiente a compensare i costi di trasporto e riciclaggio. Secondo la recente analisi della società di ricerca Rystad Energy, questa situazione è destinata a cambiare.

Rystad prevede che il valore dei materiali riciclabili dei pannelli solari crescerà in modo esponenziale nei prossimi anni, fino a raggiungere i 2,7 miliardi di dollari nel 2030, rispetto ai 170 milioni di dollari di quest’anno e solo negli USA. Questo grazie alla crescente domanda di energia solare e alla prevista riduzione dei materiali necessari per la produzione dei pannelli. I progressi tecnologici stanno inoltre rendendo più facile l’estrazione di materiali più preziosi dai vecchi pannelli, rendendo il riciclaggio un affare più vantaggioso dal punto di vista finanziario.

Attualmente, l’energia solare rappresenta poco più del 3% del mix elettrico globale. Ma i sistemi energetici mondiali sono all’inizio di un drastico cambiamento per portare online più energia rinnovabile. Si prevede che l’energia solare potrebbe rappresentare fino al 40% della fornitura globale di energia entro il 2030. Inoltre, i pannelli solari sono diventati estremamente convenienti, diventando una fonte di elettricità più economica del carbone o del gas nella maggior parte del mondo.

Il problema è che la catena di produzione dei pannelli solari è ancora molto complessa e, soprattutto utilizza una grande quantità di materiali costosi sia dal punto di vista ecologico, sia monetario. Il polisilicio utilizzato nei pannelli solari è prodotto attraverso un processo ad alta intensità energetica che è stato legato al lavoro forzato. Queste rivelazioni hanno portato a sanzioni su alcuni prodotti solari fabbricati in Cina.

Il riciclaggio quindi avrà un ruolo nella diversificazione di queste catene di approvvigionamento. Potrebbe anche ridurre il tributo che l’attività estrattiva ha sull’ambiente e sulla salute dei lavoratori e delle comunità vicine.

In futuro, un numero maggiore di materiali utilizzati per la produzione di nuovi pannelli solari proverrà probabilmente da pannelli riciclati. Secondo Rystad, l’argento, il polisilicio, il rame e l’alluminio recuperati possono fruttare di più sul mercato del riciclaggio. Purtroppo, oggi l’argento e il silicio di grado solare non vengono separati con gli attuali metodi di riciclaggio. Spesso vengono triturati insieme al resto del pannello e venduti come vetro tritato. Un vero spreco. Se pensiamo che il boom del fotovoltaico iniziò nel 2000 e che un pannello ha una vita utile di 25 anni,  capite che presto avremo molti pannelli da riciclare…

Quello che quindi ora è necessario è un salto tecnologico che renda possibile estrarre i cristalli monocristallini e i materiali rari senza danneggiarli eccessivamente, senta ridurli in briciole, e soprattutto  applicare queste tecnologie in grande serie. Questo settore potrebbe essere una vera miniera d’oro in futuro, almeno fino a quando si utilizzeranno pannelli in silicio monocristallino.

 


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