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CONSOLI E VB. INCONTRO A CASA DELLA FAMIGLIA BOSCHI

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Da quanto pubblicato da “Il Fatto Quotidiano”  la Viceministro Boschi sarebbe stato presente ad una cena presso la casa paterna in cui, alla presenza del padre e dell’AD di Veneto Banca Consoli, si sarebbe discusso dei problemi di Banca Etruria e di un possibile suo salvataggio.

Ricordiamo che Consoli, inquisito per la sua gestione di Veneto Banca e per questo anche agli arresti domiciliari, ha sempre anche accusato Banca d’Italia di aver esercitato delle pressioni indebite per condurre ad una fusione con Banca Popolare di Vicenza. Per questo Orfini (PD) ha accusato Barbagallo, Banca d’Italia , di aver mentito quando ha affermato che Banca d’Italia non ha mai avuto un atteggiamento “Di Parte ” a favore di BPVI.

Uno scambio di accuse molto forte, ma che, a parere dello scrivente, non avrebbe cambiato molto: le banche erano già parzialmente decotte ed il progetto di fusione fra due banche zoppe non ne avrebbe creata una sana, anzi i problemi di gestione durante la transizione unite al passaggio del controllo da Banca d’Italia a BCE avrebbero portato ad una fine accelerata. L’unica soluzione per i due istituti era quella esattamente opposta: lo smembramento e la cessione dei rami secondari per finanziare la ricapitalizzazione del nucleo principale ridotto. Una soluzione aziendalmente più logica, ma che usciva dalle logiche di potere e di conservazione del sistema bancario.

Poi, che su tutto questo si sia avvitato molto insider trading sui titoli Banca Etruria appare ovvio dalla lettura dei movimenti di trading, ma questo non ha condizionato la sopravvivenza di Banca Etruria o di Veneto Banca. Piccole vicende per uomini piccoli, di cui dovrebbe occuparsi la magistratura. Lo stato, invece, dovrebbe preoccuparsi di come sia mal governato il sistema creditizio nel suo complesso.

 

 

 

 


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