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Regno Unito: Rivolta dei Tories contro le misure anti-Omicron di Johnson

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Boris Johnson sta affrontando una delle maggiori rivolte mai affrontate da un premier conservatore all’interno del suo partito. Di fronte all’esplosione della variante Omicron il governo Johnson vuole introdurre un “Piano B” di restrizioni e accelerazione delle iniezioni booster, ma questo ha portato alla rivolta dei cosiddetti “Backbencher”, cioè di quella parte del partito che non è direttamente nel governo.

Torniamo alla causa: la variante Omicron effettivamente si sta diffondendo in modo estremamente rapido nel Regno Unito, soprattutto a Londra dove in 48 ore è diventata la variante più diffusa. Ecco la situazione come si presenta:

Alcuni grafici dal Daily Mail mostrano al situazione:

Questa è la percentuale rilevata di Omicron nel Regno, e vediamo la situazione londinese che manda in vetta il sud est del paese.

Questa immagine ne mostra l’altra morbillosità, cioè la capacità d’infettare.

Il timore è che si possa arrivare a 200 mila casi al giorno, il che, anche a fronte dei dati delle morti per ora piuttosto rassicuranti, senza nessun aumento significativo per ora, comunque è preoccupante: una percentuale anche molto minore, applicata a un gran numero di infetti, può mettere il NHS, la sanità inglese , in crisi. Del resto in tutto l’Occidente con il covid-19 si è parlato di “Reinvestire nella sanità”, ma alla fine non si è fatto nulla, Italia comrpesa.

Ora Johnson ha fatto approvare il Plan B, che reintroduce un pass vaccinale per accedere alle discoteche e ai grandi locali pubblici, ma questo ha portato alla ribellione di 99 membri del partito Conservatore, tutti cosiddetti “Backbencher”, cioè la parte del partito che non ha cariche di  governo per cui siede dietro nella Camera dei Comuni, mentre i “Frontbencher” siedono davanti. Questi peones britannici hanno un loro organo rappresentativo nel partito, il “1922 Committee”, che Johnson ha provato a convincere all’ultimo minuto, venendone sbeffeggiato. Per sua fortuna i ribelli non sono riusciti a fermare la misura, votata dai Laburisti, per cui il tutto è passato 369 a 126. Una maggioranza ancora più forte ha approvato l’obbligo di maschere nei luoghi chiusi.

Che le misure fermino i contagi è piuttosto dubbio, ma la votazione e il dibattito è stato indice di un partito che inizia ad avere delle insofferenze verso il Primo Ministro, apparso poco incisivo in questa fase. Il timore, anzi la quasi certezza, è che nelle prossime elezioni parziali i conservatori colgano una amara sconfitta, proprio per una gestione altalenante dell’emergenza covid-19. Del resto perfino Churchill fu mandato a casa appena dopo la fine della Seconda Guerra mondiale. Gli elettori inglesi si fanno ben pochi scrupoli.  Senza dimenticare che il partito è poi scosso da uno scaldaletto, l’ennesimo, per i Party natalizi degli assistenti Tories a Downing Street, il tutto in violazione delle restrizioni covid-19 e resa pubblica da numerose foto. Complimenti vivissimi…

 

 


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