Attualità
Reattori nucleari mobili: la nuova frontiera nucleare sviluppata dalla Russia
Bielorussia e Russia riprendono lo sviluppo del micro reattore nucleare portatile su cingoli, un concetto che avevano già sviluppato negli anni sessanta con l’Unione Sovietica
Si può rendere completamente mobile l’energia nucleare ? La Bielorussia e la Russia stanno lavorando su un progetto per la costruzione di un reattore nucleare mobile, secondo quanto riportato dall’agenzia bielorussa BelTA dal Segretario accademico del Dipartimento di Scienze fisiche e tecniche dell’Accademia Nazionale delle Scienze della Bielorussia Sergei Shcherbakov a margine del forum internazionale Atomexpo a Sochi.
Sergei Shcherbakov ha detto:
“Il mega progetto scientifico bielorusso, di cui stiamo discutendo da tempo e che è importante per noi, è la costruzione di un reattore nucleare mobile. La Bielorussia ha fatto qualche passo avanti ai tempi dell’Unione Sovietica. All’epoca il il progetto è stato interrotto. Tuttavia, il reattore è stato creato all’epoca e ha generato energia. Oggi abbiamo diverse piattaforme tecnologiche e diverse capacità. E stiamo lavorando con Rosatom per creare un reattore nucleare mobile, sfruttando le nuove tecnologie. È molto importante per la Russia con le sue regioni remote. La Bielorussia può condividere esperienze e competenze uniche nella ricerca di vari tipi di reattori nucleari. Per essere precisi, l’Istituto Congiunto per l’Energia e la Ricerca Nucleare – Sosny dell’Accademia Nazionale delle Scienze della Bielorussia può condividerle. Oltre alle soluzioni convenzionali, ormai universalmente accettate, i nostri scienziati sono in grado di elaborare varie combinazioni di agenti di trasferimento del calore e celle a combustibile di varie forme. Queste competenze sono uniche. Sanno come lavorare con reattori non convenzionali. Inoltre, sono in grado di eseguire una modellazione fisica e matematica approfondita di questi processi”.
Gli scienziati bielorussi sperano anche di poter fare progressi nella creazione di un reattore di ricerca nel Paese.
La ripresa di un progetto della guerra fredda
I reattori nucleari portatili non sono, di per se, una novità: i primi esemplari furono creati durante la Guerra Fredda. Gli USA alimantarono la base di McMurdo negli anni sessanda con lo ML-1 un reattore nucleare portatile che produceva 3,3 MW ccon un sistema a ciclo chiuso a gas.
Un progetto simile, il NURKA, su sviluppato dall’Unione Sovietica, ed è quello a cui fa riferimento il documento bielorusso. La finalità era quella di alimentare la base artica di Murnmask, ma non si sa se venne effettivamentr utilizzato.
Ora la ripresa di questo progetto è finalizzata a fornire una forma di micro SMR che potrà fornire energia a località e comunità isolate e , in batterie, eventualmente anche a impianti industriali.
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