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Realizzazione clamorosa: ottenuta fusione nucleare che genera più energia di quanta ne assorbe
Come riporta il FT, che riporta i risultati preliminari di un recente esperimento, gli scienziati del governo statunitense hanno fatto un passo avanti nella ricerca di un’energia illimitata e a zero emissioni di carbonio, ottenendo per la prima volta un guadagno netto di energia in una reazione di fusione. Cioè si è ottenuta una fusione che genera più energia di quanta ne assorbe.
Il laboratorio federale Lawrence Livermore National Laboratory in California, che utilizza un processo chiamato fusione a confinamento inerziale che prevede il bombardamento di una minuscola pallina di plasma di idrogeno con il laser più grande del mondo, ha ottenuto un guadagno netto di energia in un esperimento di fusione nelle ultime due settimane. Sebbene molti scienziati ritengano che le centrali a fusione siano ancora lontane decenni, il potenziale della tecnologia è difficile da ignorare.
Le reazioni di fusione non emettono carbonio, non producono scorie radioattive a lunga vita e una piccola tazza di idrogeno potrebbe teoricamente alimentare una casa per centinaia di anni.
La reazione di fusione presso l’impianto governativo statunitense ha prodotto circa 2,5 megajoule di energia, pari a circa il 120% dei 2,1 megajoule di energia del laser, hanno dichiarato le persone a conoscenza dei risultati, aggiungendo che i dati sono ancora in fase di analisi. Quindi si è ottenuto il 20% di energia in più, ancora poca, ma la strada è fissata
Il Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti ha dichiarato che il segretario all’Energia Jennifer Granholm e il sottosegretario alla Sicurezza nucleare Jill Hruby annunceranno martedì “un’importante scoperta scientifica” al Lawrence Livermore National Laboratory, per cui questa è un’anteprima assoluta.
Se la notizia sarà confermata, saremo testimoni di un momento storico”, ha dichiarato il dottor Arthur Turrell, un fisico del plasma il cui libro “The Star Builders” (I costruttori di stelle) ripercorre lo sforzo per raggiungere l’energia da fusione.
“Gli scienziati hanno lottato per dimostrare che la fusione può rilasciare più energia di quanta ne venga immessa fin dagli anni ’50, e i ricercatori del Lawrence Livermore sembrano aver finalmente e assolutamente superato questo obiettivo vecchio di decenni”.
Con una domanda globale di energia che si prevede aumenterà del 47% nei prossimi 30 anni, mentre le fonti rinnovabili come l’eolico e il solare sono intermittenti e necessitano di una fonte di energia pulita di base per essere integrate; la fusione, quando (non se) sarà implementata commercialmente, potrebbe fornire energia pulita, abbondante, affidabile e competitiva in termini di costi. Ora però si tratta di arrivare ad un eccesso superiore al 40% che permette l’utilizzo commerciale del principio. Comunque la strada è tracciata.
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