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QUEL CURIOSO MISTERO DI BANCA D’ITALIA: DA CHE PARTE STA CON VIOLA?

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Cari amici

vi proponiamo un curioso evento che si sta producendo in Banca d’Italia, relativamente alla sua strana posizione nei confronti dei Dott. Fabrizio Viola, ex amministratore di Monte Paschi di Siena, ex Amministratore Delegato di Popolare di Vicenza e di Veneto Banca, ed attualmente uno dei tre liquidatori delle Popolari Venete.

Ora il Dottor Viola è stato rinviato a giudizio a Milano, insieme al Dott. Alessandro Profumo ed al Dott. Paolo Salvadori per aggiotaggio e falso in bilancio relativamente all’indicazione a bilancio dei famosi derivati Alexandria e Santorini, che tanti danni fecero alla banca senese.

Nell’ambito di questo procedimento, la cui prima udienza si è tenuta il 5 luglio scorso, Banca d’Italia si è costituita parte lesa. 

Il 24 giugno ultimo scorso la stessa Banca d’Italia ha indicato il Dottor Viola come uno dei tre liquidatori delle banche popolari venete in liquidazione, caso più unico che raro in cui l’amministratore delegato di un’azienda fallita viene nominato liquidatore dell’azienda stessa.

Però a questa stranezza Banca d’Italia  aggiunge pure quella di costituirsi parte lesa contro la stessa persona che nomina liquidatore della più imponente operazione di gestione fallimentare della storia della Repubblica!

Ci chiediamo se una forma di schizofrenia abbia colpito la nostra Banca Centrale. Non si può essere contro una persona in tribunale e poi assegnarle la fiducia in una delle operazioni economiche più delicate degli ultimi decenni. Insomma il Governatore sta diventano come Dottor Jekyll e Mr. Hyde di Stevenson, una persona con più personalità in contrasto l’una con l’altra. Oppure il Dottor Viola ha degli strumenti di pressione sulle autorità bancarie tali da far superare queste contraddizioni.

Chissà se sapremo mai la verità!

 


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