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QUANTI SONO I MORTI REALI PER COVID-19 (spoiler: tanti)

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Quale miglior indicatore dell’effetto del Coronavirus sulla popolazione che una valutazione delle morti in eccesso rispetto alla media degli anni precedenti. Un’analisi di questo genere è stata fatta da Daniele Del Re e Paolo Meridiani del INFN che hanno analizzato i dati ufficiali sui decessi presso l’ISTAT. Purtroppo questi dati non sono riportati in tempo reale rispetto alle registrazioni dei comuni e si arrestano al 21 marzo. Giustamente i due ricercatori pongono in luce come, per avere un’analisi più significativa, sarebbe necessario aggiornare i dati in tempo reale, cosa tecnicamente possibile, ma che non viene fatta.

Fatta la premessa le conclusioni dei due ricercatori sono prevedibili, ma non nella dimensione indicata: le morti nei mesi di febbraio-marzo 2020 sono state molto di più rispetto alle media degi quattro anni precedenti:

In rosa i deceduti del 2020, in blu ma media dei quattro anni precedenti : a sinistra la comparazione fra i due valori, a destra il numero di morti al netto della media degli anni precedenti, quindi il numero dovuto al virus.

 

Confrontiamo

In blu le morti accerta dal ISS come morti per COVID, mentre in rosa le morti  extra registrate rispetto all’ISTAT. Come vediamo il numero di morti effettivi superiori alla media è stato nella seconda settimana di marzo praticamente doppio rispetto a quello registrato ufficialmente come morti da COVID-19

In alcune realtà questi numeri sono anche più evidenti. Ad esempio nella città di Genova:

In questo caso il numero di morti oltre la media base è stato pari a 5 volte. Però anche in  lombardia si è assistito ad una notevole differenza. Praticamente i morti oltre la media sono il doppio rispetto a quelli registrati per il COVID-19

 

In generale quindi c’è stata una sottovalutazione nel numero dei morti per il coronavirus. L’impossibilitò di fare dei test di massa ha portato ad una sottovalutazione delle morti, il cui effetto è stato molto superiore, in alcune aree, rispetto a quanto ufficialmente comunicato. Purtroppo altri paesi, come la Germania, forniscono i dati con unritardo ancora maggiore, rendendo complesso ogni confronto.

 

 


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