Attualità
Quando la BCE fa il promotore finanziario: decine di chiamate per sanare i propri errori
Secondo il WSJ, il capo economista della Banca centrale europea ha fatto “dozzine di chiamate private” a banche e investitori dopo gli incontri politici di quest’anno in quello che la BCE ha definito “un tentativo insolito di sostenere le comunicazioni pubbliche a volte sconcertanti della banca centrale”.
Secondo il rapporto, gli appelli sono iniziati a marzo, dopo che il presidente Christine Lagarde, che si è rivelata sempre un disastro nella comunicazione, ha sbalordito gli operatori affermando in una conferenza stampa che la banca centrale non avrebbe sostenuto il mercato obbligazionario italiano anche in caso di aumento dello spread, perchè “La BCE non si occupa di Spread”. Naturalmente i mercati impazzirono vendendo titoli italiani in massa e fu necessario un intervento del capo economista Philip Lane per “Spiegare” la Lagarde. L’economista chiamò gli amministratori di 11 grandi banche d’affari mondiali per dare il vero significato alle parole ed opere del suo presidente.
Traduciamo per il volgo : Lane ha “spiegato” a un gruppo altamente privilegiato di investitori ultra ricchi di non vendere le loro obbligazioni perché Lagarde non aveva idea di cosa stesse dicendo, e che le avrebbe chiarito cosa “intendeva dire”. Praticamente ha fatto il Promotore Finanziario di altissimo livello, solo che i suoi consigli si basavano su notizie di prima mano.
Ovviamente, questa non è certo la prima volta che la BCE si trova nei guai per aver diffuso informazioni riservate che in grado di influenzare con un gruppo di “amici intimi”. Infatti, come scrive il WSJ, citando ex funzionari della banca centrale – strano come siano sempre gli ex funzionari della banca centrale a dire la verità, mai quelli attuali – ha detto che “le chiamate rischiavano di privilegiare i grandi investitori con informazioni sensibili”.
I banchieri centrali seri controllano attentamente le proprie affermazioni e cercano di far giungere a tutti gli operatori del mercato le informazioni allo stesso tempo, almeno ufficialmente. Ad esempio Mario Draghi ed il suo capo economista, Peter Praet, non hanno mai dovuto fare simili chiamate durante il loro mandato. Comunque, anche durante il loro mandato, qualche consigliere ha fatto dei pasticci rivelando delle informazioni riservate durante delle cene private.
Christine Lagarde non ha mai capito che chi ricopre un ruolo molto elevato a livello economico deve essere estremamente cauto nelle parole. Quando era al FMI le sue affermazioni sull’argentina, insieme al suo operato, hanno fatto perdere miliardi con l’Argentina. Però in questo caso, il capo economista della BCE, chiamando solo gli operatori più importanti , ha fatto un grosso errore ed ha dimostrato come la Banca centrale privilegi i grandi operatori ai danni degli altri.
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