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QUANDO LA BANCA CENTRALE… FA SPECULAZIONE SULLE AZIONI. Il Caso della Banca Nazionale Svizzera…. e la Banca d’Italia…

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Ci sono due banche che, senza problemi, ammettono di agire regolarmente sui mercati azionari: la Bank of Japan e la Banca Nazionale Svizzera (SNB). In realtà anche la Banca d’Italia compra azioni, ma lo fa in modo, diciamo così riservato. Comunque tenete un po’ di attenzione per una sopresina finale.

Iniziamo dalla SNB, cioè dagli svizzeri. Il valore del loro possesso in azioni è rimasto piuttosto stabile negli ultimi trimestri:

Come vediamo i valori posseduti sono stabili dal marzo 2019, ma se i valori sono stabili, non vuol dire che sia lo stesso per gli acquisti: infatti la SNB è andata a fare shopping sulla borsa USA:

Approfittando dei prezzi da sconto a marzo, legati al crollo per il Covid-19, la SNB si è comprata un bel po’ di azioni, con un incremento del 22% dei possessi di azioni. Gli acquisti sono concentrati nei settori della FAAMG, cioè le società più avanzate legate ad internet ed all’alta  tecnologia (Facebook, Amazon Apple, Microsoft e Google Alphabet) con un allargamento in generale verso l’alta tecnologia, telecomunicazioni,  (AT&T e Verizon), farmaceutico – saluti (Pfeizer e United Health) e largo consumo. Una nota interessante è che l’unica società di cui non aumentano le azioni possedute è AliBaba, cinese.

Quindi da un lato la SNB acquista azioni quando il loro corso è molto basso, facendo un po’ di speculazione, di, come si dice, “Buy the deep”, dall’altro aiuta l’economia USA, un modo per aiutare se stessi.

In questa fase gli acquisti sulle FAAMG, viste come azioni protettive, sono stati tali da portare il peso di queste società sul totale della capitalizzazione della borsa USA ad un livello molto elevato. Ora il 20% della capitalizzazione è costituito da solo queste 5 società:

 

 

E la BANCA D’ITALIA? Beh anche lei, anche se con poca pubblicizzazione e sotto la copertura del “Fondo Pensione dipendenti” compra azioni sul mercato USA. Ecco l’ultimo modulo in cui ha dichiarato le proprie proprietà al database della SEC. Questo è quello che Banca d’Italia possedeva a fine 2019

Vediamo come la Banca d’Italia sia molto interessata al Gruppo FCA ed aggregati (CHN e Ferrari). Oltre poi a dei fondi generici interessante il possesso di Qiagen SV , società olandesi che si occupa di diagnostica molecolare, che sicuramente è andata molto bene ora, e la Linde PLC, con sede in Irlanda, che è la più grande società mondiale di gas ad uso  industriali. Dei buoni affari in  vista del Covid19? Lo vedremo al prossimo resoconto…..

 

 

 


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