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Quali sono le misure amministrative legali, e quali non lo sono, nella lotta contro il Covid-19

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In mezzo ad una situazione in cui una parte dei virologo chiede il carcere per gli italiani, che dovrebbero rimanere chiusi nelle case, qualcuno, la rivista scientifica americana Science, ha fatto una ricerca sull’efficacia delle misure restrittive prese da 41 paesi nel mondo dagli stati e dalle pubbliche amministrazioni.

La ricerca è stata molto oggettiva: considerata la data in cui uno stato ha preso una singola misura, quanto questa è stata, a posteriori, in grado di ridurre il famigerato indice Rt, cioè quello di trasmissione del virus.

Il risultato è basto sul valore mediano e sulla distribuzione statistica dei vari casi, e questo per spiegare la forma particolare del grafico, che vi andiamo a presentare ora:

Ecco una semplice lettura dei dati:

  • le misure più efficaci sono state legate al divieto di riunioni con 10 o più persone;
  • quindi la seconda misura come efficacia è stata la chiusura delle scuole;
  • quindi il divieto di assemblee con 100 o più persone;
  • quindi la chiusura delle attività commerciali non essenziali.
  • Per ultimo l’rodine di restare a casa.

Alla luce di questa ricerca potremmo chiederci oggettivamente se le misure legate alle cosiddette “Zone rosse” siano efficaci o meno. Le scuole sono state chiuse DOPO le attività economiche, ma forse erano da chiudere molto prima. Le limitazioni alla libertà personali non sono così efficaci, come la chiusura delle attività economiche non essenziali. Spesso si parla di far parlare la scienza: perchè mettere a tacere la statistica, soprattutto quando non è quella manovrata ?


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