Economia
Quali saranno i 100 Ordini Presidenziali che Trump firmerà il primo giorno
Ecco un’idea dei primi cento ordini esecutivi che Trump emetterà fra oggi e i prossimi giomi. Una vera e propria rivoluzione, che prevede anche il taglio delle teste
Donald Trump e i suoi principali consiglieri stanno finalizzando le circa 100 azioni esecutive che firmerà nei suoi primi giorni di mandato a partire da lunedì,se non addirittura il primo giorno, mentre il presidente entrante si affretta a mettere in atto la sua agenda, che nasce dalle promesse elettorali e dall’esperienza del primo mandato.
Le prime misure di Trump, che ha promesso di implementare fin dal “il primo giorno” del suo secondo mandato a suon di ordini esecutivi, comprenderanno il contenimento dell’immigrazione, l’aumento dei dazi, la deregolamentazione di settori che vanno dall’energia, alle criptovalute ai social media e quindi la pulizia della “Palude” della CIA e FBI.
Trump e il suo team mirano a reimpostare immediatamente la politica statunitense e a iniziare a realizzare alcune delle enormi promesse di cambiamento fatte agli elettori americani durante la campagna elettorale, quando aveva giurato di invertire molte delle azioni di Joe Biden. LO ha confermato lo stesso Trump nella sua convention di ieri a Washington:
“Il loro intento è quello di creare uno shock e una paura tali da far girare la testa ai loro avversari”, ha dichiarato Stephen Myrow, managing partner di Beacon Policy Advisors, una società di consulenza, ed ex funzionario dell’amministrazione di George W. Bush.
“Hanno passato gli ultimi quattro anni, giorno dopo giorno, a prepararsi per lunedì, e hanno avuto team di avvocati che hanno pensato a come realizzare ciò che vogliono realizzare”. Quindi non aspettatevi gli errori d’inesperienza del primo mandato
Confine meridionale e clandestini
Nel fine settimana i dettagli della prima serie di azioni esecutive non erano ancora stati resi noti, ma Trump e i suoi alti funzionari hanno già indicato quali saranno le loro priorità. Il presidente entrante vuole dichiarare l’emergenza nazionale per quanto riguarda il confine meridionale, liberare risorse federali per trattenere i migranti che attraversano il Messico, limitare la possibilità di chiedere asilo e lanciare quello che ha descritto come il più grande sforzo di deportazione nella storia degli Stati Uniti.
Sabato Tom Homan, che sarà lo “zar” delle frontiere di Trump alla Casa Bianca, ha dichiarato a Fox News che già dalla prossima settimana inizieranno “operazioni mirate” per espellere gli immigrati senza documenti nelle città degli Stati Uniti.
Dazi e commercio internazionale
All’inizio della prossima settimana sono attese anche azioni da parte di Trump sul commercio, che potrebbero avere ripercussioni sui mercati finanziari.
Trump vuole costringere i partner commerciali degli Stati Uniti a trovare accordi su questioni che vanno dall’immigrazione al traffico di droga e persino alla vendita della Groenlandia. Ha anche promesso di imporre ampie tasse sulle importazioni per incoraggiare le aziende a produrre di più negli Stati Uniti e aumentare le entrate per il governo americano.
Nelle ultime settimane, i consiglieri di Trump hanno esaminato opzioni che includono l’introduzione graduale di tariffe, colpendo particolari settori critici e industrie legate all’energia e alla difesa, secondo quanto riferito da persone che hanno familiarità con le discussioni. Ma altri, tra cui l’ex consigliere della Casa Bianca per il commercio e il settore manifatturiero Peter Navarro, sostengono la necessità di applicare fin dal primo giorno una tariffa elevata su tutte le importazioni statunitensi.
Secondo persone che hanno familiarità con i colloqui, Trump potrebbe utilizzare l’International Emergency Economic Powers Act per applicare rapidamente le tariffe, e il suo staff sta anche valutando l’uso delle autorità esistenti della Sezione 232 per aumentare rapidamente i prelievi sulle importazioni di acciaio e alluminio.
Pulizia alla CIA
Secondo quanto riportato da ZeroHedge un ordine riguarderà la pulizia alla CIA, con la cancellazione dell’autorizzazione di sicurezza ad una cinquantina di “Contractors” e di dirigenti che hanno colluso per falsificare e nascondere i risultati relativi all’analisi del laptop di Hunter Biden. Si sa che l’operazione partì da una comunicazione fra il Segretario di Stato Blinken e il Vicedirettore della CIA Michel Morell.
Una cinquantina di contractor e di personaggi di alto livello nella CIA furono coinvolti nell’operazione, per cui questi personaggi verranno praticamente licenziati in tronco dall’Agenzia. Dopo il “Russiagate” Trump ha compreso che non bisogna più tollerare le serpi in seno, cosa non compresa in Italia.
Nel discorso a Washington Trump ha confermato che ordinerà alla CIA di desecretare una grande quantità di documenti relativi agli assassini di John Kennedy, Martin Luther King, Robert Kennedy, che è il padre del Segretario per la Salute in Pectore Robert Kennedy Jr. Non si sa se questo avverrà il primo giorno, ma avverrà.
Probabilmente anche l’FBI subirà le attenzioni di Trump, anche se il bersaglio è meno chiaro, perché molti dirigenti, capendo che aria stava tirando, hanno già dato le dimissioni.
Medio Oriente e Iran
In politica estera, la principale preoccupazione di Trump nel primo giorno del suo secondo mandato sarà probabilmente l’attuazione dell’ accordo di cessate il fuoco raggiunto tra Israele e Hamas per sospendere la guerra a Gaza la scorsa settimana.
Ma gli analisti hanno detto che potrebbero esserci ordini esecutivi e sforzi per imporre nuove sanzioni all’Iran e inasprire l’applicazione di quelle già in vigore, come parte del suo obiettivo di imporre la “massima pressione” sul regime di Teheran.
La squadra di Trump sta anche cercando di capire come comportarsi con il governo di transizione in Siria, guidato da Hayat Tahrir al-Sham, un tempo affiliato ad al-Qaeda. Alcuni alleati degli Stati Uniti vorrebbero che Washington togliesse l’indicazione di terrorismo alla Siria e al gruppo, ma la squadra di Trump è preoccupata di farlo troppo in fretta.
Gas, Petrolio e Energia
Ci si aspetta che Trump faccia le prime mosse per aiutare l’industria petrolifera e del gas degli Stati Uniti, come parte della sua promessa di inaugurare una nuova era di “dominio energetico” americano. Tra i suoi ordini esecutivi del primo giorno, ha promesso di indirizzare il governo federale a ridurre la burocrazia e a “porre fine a tutte le restrizioni di Biden sulla produzione di energia”.
Inoltre, il presidente ordinerà l’immediato riavvio delle licenze per i terminali di esportazione di gas naturale liquefatto, dal valore multimiliardario. La sospensione dei nuovi permessi decisa da Biden un anno fa è stata un particolare pomo della discordia per i dirigenti desiderosi di aumentare le spedizioni di GNL. Questo aumento nell’export di GNL è uno strumento di pressione, ma anche di assistenza, versso la UE.
Le norme dell’amministrazione Biden che hanno ridotto le emissioni di gas di scarico dei veicoli – criticate da Trump come un “folle mandato per i veicoli elettrici” – dovrebbero entrare nella lista dei bersagli del presidente entrante. Si prevede anche una direttiva per riaprire le terre protette in Alaska alle trivellazioni.
TikTok, Social Media e libertà di parola
Un ordine esecutivo sicuro è quello per la riapertura, retroattiva, di TikTok e l’estensione del termine er la sua cessione o riorganizzazione di 90 giorni. Pare ormai piuttosto sicuro che si procederà a una sua separazione da quello cinese, ma con una Joint Venture fra Bytedance e una società americana da identificare (Musk?).
Probabilmente, anzi sicuramente, ci sarà un provvedimento a favore della libertà di parole e contro ogni politica DEI nelle Scuole e università americane e verso un ritorno deciso alla Meritocrazia.
Russia e Ucraina? Probabilmente no
In campagna elettorale, Trump si era impegnato a porre fine ai combattimenti tra Russia e Ucraina nel suo primo giorno di mandato. Ma più recentemente ha detto che spera di risolvere il problema nei primi sei mesi. A breve termine, Trump avrà a disposizione i fondi del Congresso dello scorso anno per continuare a fornire armi all’Ucraina, ma è improbabile che approvi un altro pacchetto una volta esauriti.
Trump ha anche detto che intende parlare presto con Vladimir Putin, mentre il presidente russo ha espresso interesse a incontrarlo. Si prevede che altri leader mondiali inizieranno ad affollare Washington per cercare di avviare nuove relazioni sulla strada giusta. Quindi il primo giorno sarà solo il giorno inc ui si inizierà a trattare il problema, non quello in cui questo sarà risolto.
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